Il Napoli, dopo uno strepitoso percorso per gran parte parte della stagione, vuole continuare a stupire tutti anche nel match contro il Milan valevole per la ventottesima giornata del campionato di Serie A 2022/2023. Gli azzurri vogliono portare a casa un’altra grande vittoria davanti a proprio tifosi per avvicinarsi ulteriormente ala conquista dello Scudetto. Nella giornata odierna di sabato 1 aprile, il tecnico del club partenopeo Luciano Spalletti, parlerà in conferenza stampa per presentare la partita e rispondere alle varie domande dei giornalisti.
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15:35 – Su Elmas dalla parte di Leao: “Abbiamo anche altri a destra, farei un discorso differente, quando si gioca nel reparto offensivo di una squadra moderna e di rango bisogna far sì che gli attaccanti sappiano comportarsi in un certo modo, altrimenti si punta a risultati differenti. Sul gol all’Atalanta si mette in risalto Kvara, però si è recuperato un pallone mentre loro costruivano agevolmente, se gliela prendi sei in porta con due passaggi. Non c’è bisogno di una lunga costruzione. Il calciatore moderno sa fare più ruoli, spesso abbiamo citato Di Lorenzo, il difensore deve saper attaccare lo spazio, l’attaccante deve saper difendere, questo è il calciatore internazionale. Pure un solo rientro dà meno ampiezza a chi la deve recuperare, permette al compagno di aggredire”.
15:31 – Sul silenzio delle curve per protesta al caro prezzi: “Quel che abbiamo fatto è stato fatto con tutte le componenti, vicinanza del pubblico inclusa. Quando una di queste viene a mancare, dobbiamo tutti dare qualcosa di più o siamo penalizzati. Il mancato sostegno delle curve è importante quanto la mancanza di Osimhen. Non entro nel merito di chi ha ragione o torto, ma quello che non va fatto è penalizzare la squadra”
15:28 – “Non esistono squadre perfetta o imbattibili. La nostra ha fatto un bel percorso, se ora ci sono 20 punti in classifica, non è perché le altre hanno fatto peggio, ma è la nostra ad aver fatto qualcosa di straordinario”
15:21 – “Contratto? Ho qualcosa davanti che diventa determinante per la città. Le attenzioni devono andare in quella direzione o sarei meno napoletano”
15:15 – Sulla festa: “Vedere bandiere che sventolano ovunque ci riempie di orgoglio, ma è illusorio, stiamo raccontando una storia che non è scritta. Fino a quando non è scritta bisogna continuare a lavorare in maniera seria e corretta. Non crediamo di aver già vinto, noi non pensiamo a ciò che sarà la prossima stagione, le prossime partite, non facciamo confusione perché questo modo di pensare se lo possono permettere solo i superficiali”.
15:10 – “Il faro della Champions puntato negli occhi è una roba che ti fa cambiare totalmente, ti veste bene subito quella luce lì e ritrovano tutti il miglior abito. Se l’avversario fa bene nella gara precedenti però magari ci arriva meglio e un altro può arrivarci intimorito, può succedere, sono curioso, mi aspetto i calciatori siano quel carattere forte per sopperire ad ogni stato d’animo”.
15:08 – “Siamo fiduciosi, è una partita che vale il doppio. Il Milan è fortissimo, ha vinto il campionato l’anno scorso e ha eliminato il Tottenham in Champions. Ha lasciato partire uno come Kessie, ma ha preso 5-6 calciatori per rinforzare una rosa campione d’Italia”
15:07 – “A certificare che sia un gruppo che può sostituire chiunque di quelli che hanno giocato di più non sono io a dirlo, ma sono stati i calciatori a farlo vedere ogni qualvolta ne abbiamo avuto bisogno. Tutti hanno dato un pezzetto in più. Simeone? Meritava di più di ciò che gli ho concesso, ma ha avuto davanti uno fortissimo come Osimhen che mi ha costretto a dargli poco spazio”.
15:05 – Inizia la conferenza stampa di Luciano Spalletti: “L’assenza di Osimhen pesa, inutile girarci intorno. Ma quel che ha detto Pioli mi trova d’accordo, quando è mancato Victor, la squadra ha saputo comportarsi bene e ha saputo sopperire all’assenza. Tutti i componenti della squadra hanno dato qualcosina in più per mantenere lo stesso gioco di sempre. La differenza l’hanno fatta i calciatori come Simeone. Lui sa che mestiere fa, ha calcio, non si gioca solo con i piedi. Si gioca anche con la testa”