“Non credo che la decisione della Wada abbia alcuna connotazione politica“, ha commentato così il presidente russo Vladimir Putin la decisione di inserire dal 1° gennaio il meldonium nella lista delle sostanze proibite. Il farmaco ha causato diverse positività fra gli atleti russi (quello di Maria Sharapova il caso più clamoroso) e sembra che ora la Wada stia trattando un parziale dietrofront, una sorta di amnistia generalizzata.
Vladimir Putin, interpellato in uno show televisivo, ha inoltre aggiunto: “Il meldonium è stato assunto esclusivamente da atleti dell’Europa dell’Est perché il farmaco in questione è stato scoperto ed è ancora prodotto qui. Tuttavia non credo ci sia alcun risvolto politico e la Wada ha già introdotto alcune modifiche alla situazione in atto. Sicuramente noi ci batteremo per far sì che le decisioni nei confronti dei nostri atleti siano corrette perché è chiaro che questo farmaco non ha alcun effetto sulle prestazioni degli atleti“, ha concluso il numero uno del Cremlino.
Intanto, dopo il comunicato di amnistia della Wada, arriva anche la reazione della Federazione internazionale di tennis (ITF):”Alla luce della recente comunicazione da parte della Wada in merito alla procedura con cui trattare i casi riguardanti meldonium, l’ITF può confermare che il caso Tennis Anti-Doping Programme che coinvolge Maria Sharapova procederà con una audizione in conformità alle raccomandazioni della Wada“.