“Ho 64 anni, ogni momento può essere diverso, meglio non fare calcoli. Si prova sempre a essere migliori di quanto siamo stati. Vedremo per quanto proseguirò in panchina, se penso alla disponibilità e l’impegno della squadra vorrei vivere in eterno, se penso a quello che è successo l’altra sera per la città vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni. Mi disturba e non ne vorrei far parte. Alla fine quello che conta è quanto hai amato le cose e quanto sei stato amato”. Lo ha detto Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino: “Rispetto la squadra di Juric, sarà una partita difficile. L’Eintracht ha cambiato il suo atteggiamento per affrontarci, il Torino non lo farà, fa sempre alla stessa maniera, è un avversario molto complicato, asfissiante in tutto quello che fa. Vogliono mantenere un livello di fatica altissimo dentro la partita, saremo spesso costretti a ripartire dal portiere e ad avere duelli costanti sulla fisicità, loro pressano continuamente, sono sempre disposti a farti sentire il fiato sul collo e per noi che usiamo il possesso palla diventa difficile giocare sul pulito, sarà una partita difficile e loro stanno facendo un grande campionato. Con Juric ho discusso qualche volta, ma c’è grande stima”.
E ancora: “Qualche cambio di formazione? Può succedere che ci sia qualche titolare a quello della scorsa partita, si fa sempre quello che si fa sempre, ci si prepara al meglio per ogni singola partita. Partite una alla volta, i conti in fondo. Le alternanze sono in base alla forma dei singoli. Non ho il timore di sbagliare scelte perché qualsiasi cosa scelgo scelgo bene, sono tutti disponibili fisicamente e mentalmente, sono valutazioni in base alla partita, a livello psicologico si è speso tantissimo, ti dicono tutti che l’hai già vinta, pensa alla prossima, tutti parlano di risultato facile e ti trovi a giocarla in condizioni di svantaggio totale a livello mentale. Sei costretto a subire questo racconto per cui sei già di là mentre ancora le partite vanno giocate e si finisce in difficoltà”.