E’ qui la Festa. Al Maradona, a Napoli, dove gli azzurri per la prima volta si qualificano ai quarti di finale di Champions League. Hanno dovuto aspettare una vita intera i campani per entrare tra le prime otto d’Europa, e dire che più volte ci sono andati vicino, hanno vinto appena due scudetti e stanno per vincere il terzo. Il tutto in pochi mesi, con il magico progetto di Spalletti, con un Osimhen che a questo punto, per rendimento, si può paragonare soltanto ad Haaland e non è poi troppo distante dal fenomeno del City, con Kvaratskhelia che anche quando non finisce nel tabellino continua a deliziare con le sue giocate estrose ma concrete. E poi capitan Di Lorenzo, Politano che si alterna alla perfezione con Lozano, Lobotka che regala spettacolo. E Kim che forse è il simbolo di una squadra che unisce il bel gioco e una concretezza che serve per raggiungere certi traguardi.
Ma quali traguardi? Visto questo Napoli, che si sbarazza 3-0 dell’Eintracht Francoforte (5-0 l’aggregato considerando l’andata) con una facilità estrema, al di là di qualche minuto del primo tempo oggi, viene da dire che i quarti di finale, storici e inediti, possono comunque essere solo la tappa di un percorso che non è destinato a esaurirsi soltanto ad aprile, ma che può portare la banda Spalletti ancora più avanti. E c’è attesa a mille per il sorteggio: è possibile il derby con Inter o Milan, e sarebbe un accoppiamento non troppo gradito forse, visto che con i rossoneri c’è sempre tanto equilibrio, mentre con i nerazzurri si è registrata una delle pochissime serate storte di questa annata incredibile. Entrambe avanti con uno 0-0 al ritorno, entrambe in difficoltà in campionato, ma forse in grado di fermare meglio gli azzurri vista la maggior conoscenza. Ci sono gli squadroni, il Real Madrid, il Bayern Monaco e il Manchester City, e sarebbe un test davvero probante per capire a che livello è questo Napoli, e poi Chelsea e Benfica come avversarie giocabili ma di estremo rispetto. La certezza, però, è che questo Napoli può competere contro chiunque e che siano le altre a dover temere gli azzurri, non viceversa. I quarti erano un sogno a inizio stagione, così come lo scudetto: una cosa è raggiunta, l’altra quasi. E allora, il nuovo sogno è quello di spostare avanti l’asticella in Europa.