Sono state rese note le motivazioni che hanno portato la Corte d’Appello federale a confermare le due giornate di squalifica a José Mourinho. La Corte, che precisa di fare riferimento solo a quello che è scritto nel referto arbitrale, fa notare come la quaterna arbitrale abbia poi ulteriormente confermato, all’unisono, quanto redatto nel referto di gara in merito al comportamento gravemente irriguardoso tenuto dall’allenatore della Roma negli spogliatoi.
Questo si legge in un passaggio del documento rilasciato: “Di poi, nel costrutto difensivo, risulta inspiegabilmente ridimensionata la rilevanza giuridica della condotta tenuta dal sig. Mourinho all’interno dello spogliatoio che, a fronte della semplice negazione da parte del sig. Serra delle accuse a lui rivolte, indugiava in espressioni offensive («sei un bugiardo», «non sei un uomo») ovvero gravemente allusive sulla presunta parzialità del suddetto ufficiale di gara («mi hai fatto buttare fuori perché sei di Torino e domenica c’è Roma – Juventus»).
E ancora: “Tenuto conto di tutto quanto fin qui esposto nemmeno può essere revocata in dubbio l’equità sottesa alla sanzione comminata dal Giudice sportivo che, evidentemente valutando tutte le circostanze del caso concreto, ha contenuto la reazione punitiva nella sanzione della squalifica per 2 giornate effettive di gara con ammenda di € 10.000,00, laddove il minimo edittale previsto dal Codice di giustizia sportiva già solo per un unico episodio di condotta ingiuriosa e irriguardosa è pari a 2 giornate di squalifica”.