Solita Roma in casa, solida Roma in casa. E’ 2-0 alla Real Sociedad, meritato e cinico, e per i giallorossi si avvicinano i quarti di finale di Europa League. Mourinho si gode l’ennesima serata strepitosa in casa, con il consueto sold out dei tifosi a trascinare una squadra che all’Olimpico si trasforma, o meglio, mostra la miglior versione possibile di se stessa. Cinica, aggressiva, senza rinunciare a un po’ di qualità, ma conscia che l’obiettivo numero uno era ancora una volta trovare la rete inviolata. Che, puntualmente, arriva, e fa il paio con quella contro la Juve pochi giorni fa. Fin qui una settimana perfetta, che si può concludere domenica con un’altra partita tra le mura amiche, contro il Sassuolo con cui la tradizione è positiva.
La Roma fa un passo, anzi due, verso la qualificazione ai quarti, la apre con El Shaarawy che sfrutta il grandissimo lavoro di Karsdorp, Dybala e Abraham e deposita in rete, la chiude quando l’avversaria è cotta a puntino, con delle occasioni per i baschi e un’ottima tenuta difensiva al netto di un paio di disattenzioni. Solito calcio d’angolo, solito colpo di testa: ci pensa Kumbulla, entrato per l’infortunato Llorente oggi all’esordio, a dimostrazione che tutto il gruppo ora rema dalla stessa parte. Incluso anche e soprattutto Karsdorp, quasi criminalizzato dallo Special One, che si è poi riavvicinato all’olandese e gli ha ridato fiducia. E’ la fase più delicata della stagione e la Roma sembra aver trovato quello che le mancava: la prova del nove sarà al ritorno, perché ci sarà da soffrire a San Sebastian, ma per stasera l’ambiente, inevitabilmente euforico, si gode un’altra grande serata. Una serata di “empatia”, come la definisce Mourinho, una vittoria frutto di una grande abnegazione al di là dei propri limiti, che non scompaiono dall’oggi al domani. Sassuolo-Real Sociedad-derby con la Lazio: si prospettano dieci giorni infuocati.