Formula 1

F1, Ecclestone: “I piloti dovrebbero pesare le parole. La democrazia non va bene”

Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone - Foto LiveMedia/Florent Gooden / Dppi/DPPI

A tutto Bernie Ecclestone. L’ex numero della Formula Uno ha parlato in esclusiva ai microfoni del Telegraph, sottolineando come i tempi siano cambiati rispetto a quando lui era il boss di tutto il movimento della F1.  Ecclestone ha poi affermato di non tollerare il sistema “democratico” che permette ai piloti di parlare di tutto. Così facendo, per l’ex pilota automobilistico britannico, viene meno quel velo di privacy che dovrebbe invece esserci fra i piloti.

Queste le parole di Ecclestone al Telegraph: “La gente non va a una gara di Formula 1 per ascoltare una conferenza. Sicuramente i piloti dovrebbero avere libertà di parola, ma dipende da quando e come la usano. Non sono super entusiasta della democrazia. Per definizione, non può funzionare. Guarda l’Inghilterra, la politica è 50-50, quindi chi ha ragione? Dobbiamo seguire questo o seguire quello. Ecco cos’è la democrazia. La parola sbagliata è dittatore. Devi avere un capo. Dico sempre, quando faccio affari con le persone, che voglio avere a che fare con le persone che possono accendere e spegnere le luci. Non voglio qualcuno che debba fare una segnalazione o ottenere le opinioni di altre persone prima di prendere una decisione. La maggior parte delle persone non riesce a prendere una decisione su niente. Il pericolo è che leggano qualcosa che qualcuno ha scritto e si aggrappino. Queste persone si chiamano politici“.

In conclusione: “Quando me ne sarò andato, me ne sarò andato. L’ho detto a Fabiana (la moglie 46enne, ndr)molto tempo fa: quando muoio, prendi una bella scatola di cartone, mettimi nella scatola e mettimi nel forno. Ma prima di farlo, scrivi DHL sulla scatola e fatti pagare per la pubblicità“.

 

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