Calcio

Amnesty: chiesto alla Premier di riesaminare ruolo dei sauditi nel Newcastle

St James Park
Newcastle, St James Park - Foto LiveMedia/Malcolm Mackenzie/DPPI

L’Amnesty International, organizzazione internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani, ha dichiarato che la Premier League dovrà riesaminare le assicurazioni giuridicamente vincolanti fornite dalla proprietà saudita del Newcastle United. L’AI  ha inoltre sottolineato come quegli impegni siano stati sconfessati da una dichiarazione in un tribunale Usa in cui il presidente delle Magpies, Yasir Al-Rumayyan, è stato descritto come “un ministro in carica del governo saudita” e come tale protetto da immunità sovrana.

Per Amnesty è importante fare chiarezza vista la proposta del Qatar di acquistare il Manchester United. Il Public Investment Fund (Pif), fondo sovrano saudita con patrimonio da 430 miliardi di euro che fa capo direttamente al principe ereditario Mohammad bin Salman, controlla il club del nord dell’Inghilterra dall’ottobre 2021, tra molte polemiche per le violazioni dei diritti umani nel regno wahabita. “E’ sempre stato un esercizio che va oltre la creduloneria pensare che lo Stato saudita non fosse dietro all’acquisizione del Newcastle nell’ambito dei piu’ ampi sforzi di ‘sportwashing'”, ha affermato Peter Frankental, direttore per gli affari economici di Amnesty“ora c’e’ un’innegabile ironia nel fatto che questo fatto sia emerso da un altro braccio del crescente impero sportivo saudita”, ha concluso.

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