Jermain Defoe si è commosso nella sua conferenza stampa di presentazione al Bournemouth quando gli è stato chiesto di parlare di un tifoso speciale, Bradley Lowery.
Il piccolo tifoso del Sunderland (ex squadra dell’attaccante inglese) ha soli cinque anni ed è affetto da neuroblastoma da ormai qualche anno e ha conosciuto diversi calciatori ed è stato ospite alcune volte del suo club del cuore ed è diventato amico con Defoe. Il legame che lega i due è profondo ed il giocatore ha preso a cuore la storia del bambino ed è riuscito a stare vicino a lui e alla famiglia in questo momento difficile visto che la malattia è terminale e da quello che comunica la famiglia al piccolo resterebbero solo più alcuni giorni di vita.
Il giocatore si è commosso in conferenza stampa parlando del coraggio della famiglia Lowery e del bambino a cui ha fatto visita in ospedale nelle ultime settimane trascorrendo accanto a lui diverse ore: “Ho cercato di essere forte per la mia famiglia e per la sua, ma non so esprimere con le parole le mie sensazioni. E’ un momento particolare. Quando ci siamo conosciuti non potevo credere che lui fosse malato perché mi dava tanta energia e correva verso di me. Da quel momento c’è stato un feeling istantaneo. Parlo con la famiglia ogni giorno e sono stato da lui pochi giorni fa. Era difficile vederlo soffrire così. Mi sentivo come se fossi pronto per tutto dopo quello che ho passato con mio padre, ma è stato difficile vedere un bambino lottare con la malattia per così tanto tempo. Sta lottando, ma posso dire che purtroppo è una questione di giorni. Sarà sempre nel mio cuore per tutta la vita. Siamo vicini alla famiglia e li aiuteremo ad andare avanti, sarà difficile. Non c’è un giorno in cui non mi sveglio la mattina e controllo il telefono pensando al piccolo Bradley, al suo amore genuino che ho visto nei suoi occhi. E’ speciale”.
Ecco il video della conferenza stampa:
Le lacrime di #Defoe quando gli chiedono del piccolo #Bradley arrivano al cuore e lo stritolano… pic.twitter.com/O4ooew3g8R
— Ivan Zazzaroni (@zazzatweet) 7 luglio 2017