Terza vittoria di fila per la Juventus, ancora senza subire gol dopo Salernitana e Fiorentina. Il calendario non impossibile dei bianconeri metteva di fronte comunque lo Spezia con Gotti esonerato e a caccia di punti salvezza, in un momento difficile così come delicato e cruciale è quello della Vecchia Signora. Esame superato, ma con riserva, per la squadra di Allegri, oggi sicuramente più rilassato e focalizzato rispetto alle ultime uscite in cui ha litigato con chiunque fosse a tiro. Indicazioni paterne ai giocatori, un po’ di turnover se così si può chiamare, Di Maria centellinato e mandato in campo solo nella ripresa, con tanto di gol a chiudere i giochi per lo 0-2 con cui la Juve si issa al settimo posto della classifica, in coabitazione col Bologna e in attesa del Torino domani, prossima avversaria dei bianconeri nel derby della Mole.
Una Juve col freno a mano tirato, persino meno in partita rispetto al Nantes dove è stata fermata su un pareggio ingiusto. In campionato, però, si può giocare in modo sornione, facendo valere l’esperienza di giocatori e società sul campo del piccolo Spezia. Che per quel che fa vedere, soprattutto nella prima metà del secondo tempo, è squadra in salute e che sta faticando nel 2023 anche per sfortuna ed episodi. In ogni caso, è la più classica delle vittorie di Allegri, e non si offenda il mister livornese: 0-2, un gol per tempo, poche occasioni, squadra chiusa a riccio e intenzionata anche a soffrire ma senza mai concedere troppo agli avversari. Eppure, Perin un paio di super parate deve sfoderarle, testimonianza del fatto che al Picco non è stata una passeggiata di salute. Così come non lo sarà a Nantes giovedì, altro snodo fondamentale di questa stagione che entra nel vivo: i bianconeri ci arrivano in crescendo, forse nascondendo anche il loro reale volto, consci che si può fare molto di più.