È un bilancio positivo quello del ciclismo azzurro al termine degli Europei su pista a Grenchen, in Svizzera: l’Italia ha portato a casa sette medaglie in cinque giorni di gare, con tre ori, tre argenti e un bronzo. Le ultime due medaglie sono arrivate proprio oggi, con il secondo posto nella Madison maschile di Simone Consonni – che da solo ha vinto ben quattro medaglie – e Michele Scartezzini e la terza posizione nella gara femminile della coppia Vittoria Guazzini-Elisa Balsamo. A poco più di un anno dall’appuntamento olimpico, il bottino “conferma il grande lavoro portato avanti dalla squadra e dai tecnici, basato sull’investimento a livello di preparazione, di ricerca e di sviluppo – ha commentato il presidente della Federazione Italiana Ciclismo, Cordiano Dagnoni –. Al di là dei titoli e delle medaglie, che ci gratificano molto, vorrei fare un plauso al contributo portato da Ivan Quaranta nel reparto velocità, che quest’anno ci ha regalato diversi successi a livello di prestazioni”.
Di una grande prestazione, infatti, si è reso protagonista Mattia Predomo, che è entrato nella finale Keirin con una rimonta all’ultimo giro e poi ha chiuso in quarta posizione. “Abbiamo conquistato punti importantissimi in chiave olimpica e questo, assieme al record italiano nel team sprint, mi fa pensare che la strada intrapresa è quella giusta – ha commentato Quaranta –. Ho tanta fiducia in questo gruppo: dobbiamo solo continuare così”. Un Europeo in linea con le aspettative e che “rispecchia i risultati degli ultimi anni – ha detto il CT, Marco Villa –. Rispetto allo scorso anno manca qualche medaglia, ma qui il livello era molto più alto: siamo entrati nella fase di qualifica olimpica. Ci siamo fatti trovare pronti e all’altezza delle prime squadre al mondo, dobbiamo sfruttare questo anno e mezzo che ci separa dalle Olimpiadi per finalizzare il lavoro e limare qualche situazione. Sono molto fiducioso”.