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Atp 250 Montpellier 2023: l’analisi del tabellone di Jannik Sinner

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Inizia dal torneo ATP 250 di Montpellier (Francia) la mini stagione sul cemento indoor europeo. L’occasione è particolarmente ghiotta soprattutto per Jannik Sinner. Il numero diciassette del mondo, infatti, avrà la possibilità di raccogliere punti e fiducia su campi che esaltano in pieno le sue caratteristiche di gioco. Ben tre dei sei titoli sul circuito maggiore, non a caso, sono arrivati proprio su questa superficie per l’altoatesino. Quest’ultimo è reduce dal buon ottavo di finale a Melbourne, in cui si è arreso solamente al quinto set contro il futuro finalista del torneo, il greco Stefanos Tsitsipas. L’azzurro, dunque, si presenta nella cittadina transalpina con ottime sensazioni anche se, ad oggi, deve ancora vincere la prima partita in carriera all’Open Sud de France.

Ha preso parte all’evento in due occasioni (2020 e 2021) raccogliendo, però, due amare sconfitte al primo turno, quella in due set contro lo svedese Mikael Ymer e quella in tre contro lo sloveno Aljaz Bedene. I motivi per pensare ad una rapida inversione di tendenza sono molteplici, a cominciare dalla seconda testa di serie di cui Sinner è accreditato nell’edizione di quest’anno. Jannik, dunque, potrà beneficiare di un bye all’esordio per cominciare il proprio percorso direttamente dagli ottavi di finale. Qui potrebbe incontrare un giocatore proveniente dalle qualificazioni oppure Marton Fucsovics. L’ungherese è uno dei tennisti più fastidiosi del circuito. Abile su tutte le superfici, completo, preparato alla grande fisicamente, in passato ha dato più di qualche dolore a Sinner.

TABELLONE

Gli scontri diretti sono in perfetta parità (2-2) ma il più fresco è stato appannaggio dell’azzurro. I due, infatti, si sono incontrati da pochissimo in occasione del terzo turno degli Australian Open. Il magiaro vinse i primi due set prima di terminare la benzina e venire surclassato dalla pesantezza di palla di Jannik. In un eventuale quarto di finale, poi, ci sarebbe in ogni caso un tennista di assoluto spessore per il giovane italiano. Il russo Aslan Karatsev, il serbo Filip Krajinovic, il francese Benjamin Bonzi ed il torinese Lorenzo Sonego, infatti, sono tutti dotati di un grande servizio e di potenti colpi d’inizio gioco, elementi da non sottovalutare su una delle superfici più rapide dell’intero circuito. L’augurio, naturalmente, è che possa andare in scena un derby tutto italiano.

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Sarebbe particolarmente interessante, infatti, assistere alla sfida del contrasto di stili tra Sinner e Sonego, che fino ad oggi non si sono mai incontrati ad alcun livello. Nella parte bassa, oltre al nativo di San Candido, il più accreditato per raggiungere le semifinali è Roberto Bautista Agut, testa di serie numero quattro. Il trentaquattrenne spagnolo non si può mai sottovalutare, specialmente in questi appuntamenti. A differenza della maggior parte dei suoi connazionali, riesce a dare il meglio di sé proprio in condizioni veloci, dove ha portato a casa dieci dei suoi undici titoli all’attivo. Il gioco del veterano iberico è sempre stato molto difficile da fronteggiare per Sinner. Quest’ultimo è uscito vincitore dai loro tre precedenti, due dei quali risoltisi solamente al terzo set.

MONTEPREMI

Bautista, infatti, è famoso per riuscire a far giocare male i propri avversari con i suoi colpi piatti ma allo stesso tempo vari. È chiaro che per l’azzurro, dotato di un gioco senza compromessi da fondocampo, il rischio maggiore sarebbe andare fuori giri di fronte alla solidità dello spagnolo. Arriviamo, dunque, all’ultimo atto, dove teoricamente l’azzurro potrebbe incontrare Holger Rune, prima testa di serie del torneo. Il giovane danese rievoca brutti ricordi a Jannik, costretto al ritiro per un problema fisico nel terzo set del loro match di quarti di finale a Sofia lo scorso ottobre. C’è da dire, però, che l’azzurro, almeno fino all’infortunio, condusse lui le operazioni, grazie ad una velocità di palla e ad un tennis in generale complessivamente superiori a quelli del rivale.

Quest’ultimo da allora è cresciuto a dismisura. Si è affidato al super coach francese Patrick Mouratoglou, ha trionfato contro Novak Djokovic nella finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy e ha fatto capolino in top ten a diciannove anni (questa settimana è numero nove al mondo). Fumantino, non particolarmente amato dai colleghi, fisicamente e tecnicamente con ancora ampissimi margini di miglioramento, Rune è destinato a salire ancora nel ranking mondiale. La sensazione, però, è che in un’eventuale finale sarebbe Sinner a partire leggermente favorito.

TABELLONE TEORICO SINNER

PRIMO TURNO BYE
OTTAVI DI FINALE QUALIFICATO/FUCSOVICS
QUARTI DI FINALE BONZI/SONEGO/KARATSEV/KRAJINOVIC
SEMIFINALE BAUTISTA AGUT
FINALE RUNE

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