Dopo un calciomercato da protagonista assoluto, con oltre 600 milioni spesi, il Chelsea deve fare i conti con il Fair Play Finanziario. Già in passato i Blues erano finiti nel mirino dell’UEFA, venendo graziati solo per le indennità concesse in periodo di Covid. Stavolta, però, nonostante manovre come la dilazione dei pagamenti grazie a contratti da 7-8 anni, il club londinese rischia grosso.
A riportarlo è il Times, che spiega come gli introiti della Champions League giochino un ruolo fondamentale per la società di Tedd Boehly, chiamata a far fronte a un passivo non indifferente. L’unica ancora di salvezza per il Chelsea è rappresentata proprio dalla coppa dalle grandi orecchie: sarà necessario vincerla quest’anno o quantomeno centrare la qualificazione per la prossima stagione. Un’impresa per nulla facile dato che i Blues sono molto lontani dal quarto posto (l’ultimo utile per staccare il pass), distante ben 10 punti.