Serie A

Inter, Darmian: “Il mio percorso qui è stato difficile, ma ne è valsa la pena”

Matteo Darmian
Matteo Darmian - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Matteo Darmian, esterno difensivo dell’Inter, è stato intervistato in occasione del derby contro il Milan che si disputerà domenica 5 febbraio alle 20:45: “I derby si vivono sempre in maniera particolare, sono delle partite a sé. Penso sia la Partita per quel che riguarda il tifoso interista o milanista. Si respira un’aria differente rispetto alle altre partite, l’atmosfera, San Siro, la città… è qualcosa di unico”. Il giocatore di Simone Inzaghi è tornato a parlare del derby perso lo scorso anno, giocato nello stesso giorno in cui andrà in scena quello di quest’anno: “Quella partita è stata un po’ particolare. Eravamo in vantaggio ma non siamo riusciti a gestirlo e ci siamo fatti rimontare. C’è sicuramente tanta voglia di rivalsa ma non solo per quella partita: penso anche al derby di andata di quest’anno che abbiamo perso, sicuramente è qualcosa che ci è rimasta dentro e vogliamo riscattare”. 

Darmian ha raccontato dei suoi primi approcci al calcio e dei suoi provini al Milan: “Nella mia famiglia si è sempre respirato calcio, specie da parte di mio papà che è tifoso viola, della Fiorentina. All’inizio io guardavo la Fiorentina, l’epoca Gabriel Batistuta e Rui Costa, ma poi crescendo e guardando partite, mi sono legato ai nerazzurri. Arrivare nella società per la quale tifavi sin da da bambino sicuramente è una cosa fantastica e ti spinge sicuramente per fare qualcosa in più e dare il massimo. Quando ho fatto uno dei primi provini al Milan, ci hanno fatto una sorta di questionario in cui ci chiedevano quale fosse il nostro giocatore preferito. Io risposi Clarence Seedorf, che a quel tempo giocava nell’Inter. Ho iniziato da centrocampista, poi ho arretrato la mia posizione anno dopo anno. Crescendo nel Milan ho avuto dei mostri sacri come riferimenti, tipo Maldini e Nesta”.

Il giocatore nerazzurro ha poi concluso parlando del rapporto con i tifosi e del suo percorso all’Inter: “Sono arrivato quando gli stadi erano vuoti causa Covid e i tifosi ci sono sempre mancati perché sono parte integrante del nostro mondo. Ci fa piacere averli, ci danno una grande spinta, poi sappiamo che gli interisti cercano di incitarti e darti una mano sempre. E noi proviamo sempre a dare loro delle soddisfazioni. Quando sei ragazzino hai tanti sogni, sicuramente uno di quelli è vincere lo Scudetto. Arrivare in un grande club e vincere tanti trofei, l’Inter in Italia mi ha dato questa opportunità. Ripensandoci è stato molto bello, un percorso difficile, fatto di sacrifici ma ne è valsa la pena”.

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