Il ministro dello sport russo, Oleg Matytsin, ha puntato il dito contro il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), per le condizioni imposte per il ritorno alle competizioni degli atleti russi: “Riteniamo inaccettabile determinare condizioni speciali che sono in contrasto con la Carta Olimpica, i principi di uguaglianza e correttezza“.
Il Cio ha imposto come condizioni che gli atleti russi gareggino senza bandiera, senza inno e senza colori della Nazione di appartenenza, che rispettino il Codice mondiale antidoping e che manifestino la propria contrarietà alle azioni del governo. Sulla stessa lunghezza d’onda di Matytsin anche il presidente del Roc, il Comitato olimpico russo, Stanislav Pozdnyakov: “Siamo in totale disaccordo con eventuali restrizioni, ulteriori requisiti o sanzioni relative alla nazionalità dei nostri atleti“.