Matteo Berrettini non cerca scuse dopo la sconfitta al primo turno dell’Australian Open 2023 contro Andy Murray: “Non ho perso perché ero stanco. Certo, nel finale avevo le gambe stanche per la fatica ma sentivo di averne ancora. Bisogna fare i complimenti a Murray per quello che ancora riesce a fare nonostante tutto quello che ha passato. Si vede che ama profondamente questo sport“. L’azzurro ha poi analizzato l’incontro: “Non sono entrato nel match come speravo. Mi aspettavo condizioni diverse, invece rispetto al tipico caldo estivo faceva fresco. Sicuramente allenarsi con il caldo torrido non è stato d’aiuto. Murray è stato più bravo di me ad adattarsi alla situazione, ha giocato meglio rispetto alla sfida dello US Open e l’ho trovato molto migliorato. Giocare contro un campione del suo calibro è un piacere, peccato per com’è andata“.
Berrettini ha poi proseguito: “Purtroppo non sono riuscito ad allenarmi come volevo nella pre-season e non ero sicuro di riuscire a giocare cinque set ad alto livello. Almeno sotto questo punto di vista ho dimostrato a me stesso di potercela fare. Inoltre sono felice di esser riuscito a far girare il match nonostante avessi poco tennis“. Matteo è poi tornato su quel match point sprecato: “Fa male. Se siamo qui a raccontare questa storia e non quella che sarebbe potuta essere è per colpa di quella sola palla. Lo scorso anno vinsi al tie-break del quinto contro Alcaraz, stavolta ho perso: è il tennis“.