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Stanca e poco brillante, l’Inter ripresa dal Monza. E i tifosi chiamano Skriniar

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi, Inter - Foto LiveMedia/Luca Amedeo Bizzarri

Soffrendo, con i postumi della fatica mentale e fisica di mercoledì, l’Inter subisce la beffa finale e si fa recuperare dal Monza sul 2-2 nei minuti di recupero. Se è una prova di maturità quella che ci si aspettava dalla squadra di Simone Inzaghi dopo la vittoria sul Napoli, i nerazzurri non rispondono presente all’appello e rischiano di scivolare giù nei posti che contano per lo Scudetto. Non bastano i gol di Darmian e Lautaro contro un Monza che non molla mai e si affida ad uno sfortunato autogol di Dumfries nel finale per strappare un altro punto d’oro nella corsa salvezza.

L’Inter la sblocca nella prima parte di gara, al 10′. La firma è di Darmian, ma gran parte del merito è di Alessandro Bastoni che si sovrappone sulla sinistra e disegna un traversone morbido per la zampata dell’esterno in anticipo su Carlos Augusto. Il Monza però è vivo. L’Inter subisce gol da 12 trasferte di Serie A e la speranza della porta inviolata esterna si infrange dopo 2′ dal vantaggio. Pessina vede l’inserimento di Ciurria che col mancino batte Onana. Al 19′ la squadra di Palladino sfiora anche il vantaggio: Petagna ha la palla di testa del 2-1, ma la spreca. Non spreca un regalo invece Lautaro Martinez. Al 22′ il pasticcio è di Pablo Marì, al rientro a pochi mesi dall’accoltellamento. Il difensore ha la brutta idea di dribblare il Toro che scippa palla e realizza la rete del sorpasso.

L’Inter si sblocca, mentre il Monza sembra essere tramortito dal colpo psicologico. Ci prova prima Dimarco e poi Lautaro, ma le conclusioni non impensieriscono Di Gregorio. Al 40′ lo squillo è di Dany Mota che riesce a sgusciare via sulla linea di fondo, ma l’ex Entella è poco lucido nell’ultimo passaggio e Onana intercetta facilmente il debole cross dell’attaccante portoghese. Allo scoccare dell’ora di gioco il Monza prende fiducia e di conseguenza anche campo e pallino del gioco. Inzaghi deve gestire un problema fisico di Calhanoglu con l’ingresso in campo di Asllani, mentre Lukaku non entra mai in partita. L’Inter però riesce anche a sfiorare il 3-1. Prima segna con Acerbi, ma il gioco è fermo per un fallo di Gagliardini. Pochi minuti dopo fa tutto Lautaro: preparazione al tiro, movimento in area, conclusione col destro, ma la palla scheggia il palo esterno. Anche il finale, come il resto della partita, è spigoloso. L’Inter, più esperta e affamata, sembra riuscire a portarla a casa, ma una deviazione di Dumfries sul colpo di testa di Caldirola spegne il sorriso dei nerazzurri. Alla fine il Monza ha la chance per vincerla sempre con Caldirola, ma il portiere nerazzurro stavolta legge bene il colpo di testa. Due punti buttati per l’Inter che rischiano di pesare tantissimo per il presente, mentre l’assist per il futuro ha la firma dei tifosi nel settore ospiti con uno striscione indirizzato a Skriniar, in scadenza di contratto: Sei il nostro capitano, sei il padrone di Milano, resta con noi”. 

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