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LIVE – Lecce-Lazio, Sarri in conferenza stampa (DIRETTA)

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Alla vigilia di Lecce-Lazio, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri parlerà oggi, martedì 3 gennaio, in conferenza stampa alle ore 13:00 presso la sala stampa del Centro Sportivo di Formello. Si torna quindi in campo, dopo la lunga, lunghissima sosta per i Mondiali. Sportface.it vi terrà compagnia con una diretta testuale.

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“Sono di fronte a un qualcosa che a mio ricordo non era mai successo, solo con il lockdown. Non sono facilmente prevedibili le reazioni delle squadre, lo abbiamo visto negli altri campionati: il Psg ha perso, il Tottenham anche, il Chelsea ha faticato. Il Lecce è una squadra di buon livello d’aggressività e ordine, ha anche buona qualità di palleggio. Fa delle ripartenza di alto livello. Con le squadre di alta classifica è sempre rimasta in partita. Bisogna tenerla in grandissima considerazione”.

“Abbiamo qualche giocatore che sta molto bene dal punto di vista fisico e mentale, altri meno. Speriamo che l’approccio sia di buon livello, il nostro limite è stato sempre quello della continuità mentale. Lo abbiamo contenuto negli ultimi tempi ma non lo abbiamo ancora azzerato quindi qualche preoccupazione nasce da questo. Non so se per noi il mercato è aperto, il presidente è stato impegnato in cose più importanti. Quando rientra ne parleremo ma non penso che ci siano grossi margini di miglioramento per la rosa. Per noi come per tutti. Io le idee ce l’ho sempre. Parlate sempre di Milinkovic e Luis Alberto, chiaro che si mina l’armonia. Potrei farvi qualche telefonata minatoria ma non sono il tipo. Bisogna aggrapparsi all’intelligenza dei calciatori. Luis Alberto voleva essere ceduto a luglio 2021 come in tutti i mercati. Vuole tornare in Spagna ma ogni volta che è rimasta ci ha dato il suo apporto”.

“La difficoltà più grande della sosta? Non avere competizioni per 50 giorni. Quello che simuli non ha una valenza massimale. Chi rientra dal mondiale, in positivo o in negativo, l’avrà per forza. Magari chi ha vinto è tornato galvanizzato, gli altri sono delusi. I nostri devono smaltire una stanchezza emotiva forte e un pizzico di delusione. In più Milinkovic è tornato un po’ acciaccato. Sembrano in evoluzione tutti e due ma non sono al 100%”.

“Il 13 novembre erano tutti a giocare le competizioni nazionali, il 18 si è giocata la prima gara del Mondiale. Non lascia nulla se non una grande pubblicità per il Qatar. Immobile ha risolto i problemi fisici ma è in grande crescita di condizione nonostante non sia ancora al top. Due punti di media a partita penso siano tanta roba, per il momento lasciano il tempo che trovano. Dobbiamo continuare su queste medie, non sarà facile perchè il girone di ritorno sarà più difficile quello di andata. Dobbiamo però provarci in tutti i modi. La squadra non so come stia fisicamente, di testa sta bene. Impossibile suddividere l’aspetto mentale da quello fisico, indipendentemente dai test. Ritengo molto più importante rientrare con la testa al 100%”.

“Noi non possiamo pensare di passare da 58 gol subiti a 18 di media. I numeri si stanno assestando su numeri più normali. Non dobbiamo perdere solidità altrimenti la classifica sarà sempre medio alta ma non altissima. Se perdiamo solidità siamo finiti dal punto di vista delle ambizioni. Cambio di marcia? Tutti i nuovi all’inizio fanno fatica, specie chi viene dall’estero, come è successo anche a Platini. Mi aspetto una crescita da parte di tutti loro. Ne abbiamo diverse di queste situazioni”.

“Non ho avuto modo di vedere i progressi dell’Olimpico. Mi hanno consegnato questa mattina un report molto corposo che leggerò. Ma non credo molto ai report, di solito sono commissionati da chi fa il campo. Voglio vedere con gli occhi. Il terreno di Lecce? Non lo so, non mi sembra di grandissimo livello ma è una cosa che in Italia devi aspettarsi. Eravamo al top del mondo, ora siamo gli ultimi. Nel giro di vent’anni è una bella impresa”.

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