Lionel Messi è senza dubbio lo sportivo del momento. Era atteso al varco, quasi all’ultima chiamata, nei Mondiali in Qatar, e la Pulce ha risposto ancora da campione, da leggenda. Una narrazione che è andata inevitabilmente ad incrociarsi con la leggenda di Diego Armando Maradona: un continuo confronto con El Pibe de Oro e con la cavalcata Albiceleste del 1986, supportata dai numeri.
Una pressione enorme, che Lionel è riuscito non solo a sopportare, ma l’ha anche convertita nel sogno più grande del popolo argentino, che era anche il suo sogno. La Coppa, quella maledetta Coppa, era l’unico trofeo che non era ancora entrato a far parte della bacheca. Una serata da record, quella della finale con la Francia, in cui ha segnato una doppietta e ha ispirato i propri compagni alla conquista del trofeo. Poi i festeggiamenti, e quella foto pubblicata su Instagram che gli è valso anche il record di “like” ricevuti da un singolo post nella storia dei social (quasi 70 milioni, nel momento in cui stiamo scrivendo).
Messi, Psg o Barcellona nel futuro
Ma dopo l’ubriacatura della festa di un popolo intero, è già ora di tornare a fare i conti con la realtà e le fredde scadenze. Come quella del suo contratto. Sì, perché Lionel Messi, a fine stagione potrà cambiare casacca a parametro zero, e questo vuol dire che tra dieci giorni è libero di firmare con chi vuole. Il caso tiene banco soprattutto in Spagna, e le ipotesi sembrano essere sostanzialmente due. La prima è ovviamente quella di rimanere al Psg: secondo il Mundo Deportivo, Messi si trova bene nella capitale francese, e non sentirebbe ancora il bisogno di cambiare area. Il quotidiano La Vanguardia, invece, rilancia l’idea di un pronto ritorno al Barcellona, con Messi che avrebbe già comunicato a Xavi l’intenzione di tornare nel club che lo ha lanciato. Al momento, il piano sembra quello di rimanere un alto anno all’ombra della Torre Eiffel, per poi fare ritorno in Catalogna nel 2024.