Mondiali Qatar 2022

L’Argentina vince il suo terzo Mondiale: i rigori premiano Messi, Mbappé stellare non basta alla Francia

Festa Argentina
Festa Argentina Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

L’Argentina vince il suo terzo Mondiale: in Qatar i rigori premiano la squadra di Messi, che segna una doppietta e la spunta nei confronti della Francia di Kylian Mbappè, protagonista con la tripletta della doppia rimonta, prima nei regolamentari, poi nei supplementari, che viene però vanificata nella conclusione ai rigori di una partita epica, destinata a diventare quella del secolo e del millennio. Di Montiel il penalty decisivo.

Il primo tempo è totalmente a senso unico. L’Argentina approccia con maggiore veemenza, pressa alto e mette in gran difficoltà difesa e centrocampo transalpino, che faticano tanto ad accorciare e a reggere nell’uno contro uno. E’ dalle giocate di Messi che si accende la partita, ma l’uomo decisivo è Angel Di Maria, che all’ennesimo dribbling vincente sulla sinistra sfrutta la leggerezza di Dembelè, che lo tocca lievemente alle spalle, cade e per Marciniak è rigore. Dal dischetto ancora Messi (quinto rigore in questa edizione, quattro segnati dalla Pulce e uno sbagliato) ed è 1-0 e boato dello stadio di Lusail. La squadra di Deschamps non si scuote e subisce ancora tanto, Mbappe non si accende e Griezmann non lega il gioco. Da un’azione offensiva della Francia arriva anche il 2-0: Messi lavora un gran pallone, poi il lancio in profondità per MacAllister bravissimo a servire Di Maria, tutto solo sul secondo palo: l’uscita di Lloris, che poteva forse intervenire prima sul lancio in profondità, è inutile e arriva il 2-0. Meritatissimo il doppio vantaggio della Seleccion, che fa anche un po’ di accademia e non rischia nulla, mentre i campioni del mondo in carica al 40′ effettuano due sostituzioni: il ct decide di richiamare Giroud e Dembele per lo stupore generale, dentro Thuram e Kolo Muani per tentare di dare un altro copione al secondo tempo. Così però non è per i primi venticinque minuti: la squadra di Scaloni gestisce alla perfezione e prova a pungere in contropiede, al contempo però sceglie di non scoprirsi mai e profonde un’attenzione difensiva encomiabile. E’ così che non ci sono spazi per Mbappè, oggi inesistente, e per gli altri subentrati nella ripresa. Si entra negli ultimi venti minuti e il vento pian piano cambia: improvvisamente, fallo di Otamendi su Kolo Muani ed è calcio di rigore. Dal dischetto va Mbappé e cambia tutto, anche perché passano un paio di giri di lancette e arriva l’incredibile e forse ingiusto pareggio a opera ancora del fuoriclasse del Psg, che colpisce al volo segnando una rete stellare. E’ 2-2, ogni scenario è mutato e le due squadre si allungano tantissimo. Si va ai supplementari e poco prima dell’inversione di campo due clamorose occasioni di Lautaro Martinez, nel frattempo entrato al posto di Alvarez, con altrettanto incredibili salvataggi di Upamecano. Succede di tutto nel secondo tempo supplementare: Messi riporta avanti i suoi con un gol fantasma e la palla che entra, non c’è fuorigioco e può arrivare l’esultanza a scoppio ritardato, ma c’è ancora un calcio di rigore fischiato da Marciniak per il tocco di mano di Montiel. Mbappé va dal dischetto e fa tripletta, si va così ai calci di rigore per decretare la vincitrice di questa storica partita che diventa quella del millennio.

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