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Messi come Maradona, il Mondo è ai suoi piedi: domenica l’appuntamento con la storia

Lionel Messi Argentina
Lionel Messi - Foto LiveMedia/Nigel Keene/DPPI

Il Mondo intero è ai piedi di Lionel Messi. Il fuoriclasse del Paris Saint-Germain, con i suoi gol decisivi e le sue strepitose giocate, ha nuovamente incantato il pianeta, trascinando la sua Argentina in finale e schiantando quasi da solo la Croazia per 3-0 nel match valevole per la prima semifinale dei Mondiali di Qatar 2022. Il numero dieci dell’Albiceleste si è preso la scena in una sfida estremamente importante per lui e per tutto il suo Paese, trasformando il calcio di rigore che ha consegnato il vantaggio ai suoi e che gli ha permesso di diventare il migliore marcatore della storia della sua Nazionale in un Mondiale.

Ora Messi è a quota 11 ed ha scavalcato Batistuta, fermo a 10. Dopo il gol del raddoppio firmato da Julian Alvarez a pochi minuti dall’intervallo, nella ripresa ancora protagonista l’ex Barcellona che si è liberato della difesa avversaria ed ha sfornato un altro meraviglioso assist per l’attaccante del Manchester City, il quale ha dovuto soltanto spingere in rete la sfera.

Per quanto riguarda la Croazia, invece, c’è ben poco di positivo da sottolineare poiché i ragazzi allenati dal commissario tecnico Zlatko Dalic sono rimasti in partita soltanto fino al vantaggio degli avversari. Una squadra spenta e lontana parente rispetto a quella ammirata quattro anni fa a Russia 2018 e nei quarti di finale contro il Brasile, che quest’oggi non è praticamente mai stata in grado di impensierire gli argentini. La prestazione impalpabile dei giocatori balcanici, però, non deve togliere nulla alla grande gara disputata dai due volte campioni del mondo, che hanno dimostrato una netta superiorità sia sul piano tecnico, sia a livello tattico. Uno strapotere che, come ampiamente scritto in precedenza, è stato dettato dalle giocate dell’assoluto protagonista della serata, ovvero Lionel Messi.

Un Messi formato Mondiale, dunque, e probabilmente il migliore che si sia mai visto con la maglia dell’Argentina. Un Messi che, ovviamente, non può non ricordare una leggenda come Diego Armando Maradona che, nell’edizione di Messico 1986, trascinò l’Albicelese alla conquista del suo secondo titolo iridato dopo quello ottenuto nel 1978 davanti ai tifosi di casa. Gli uomini di Lionel Scaloni, dunque, tornano in finale in un Mondiale ad otto anni di distanza dall’ultima volta, quando in Brasile nel 2014, i sudamericani vennero sconfitti ai supplementari dalla Germania con il gol di Mario Gotze. Domenica pomeriggio Messi e compagni avranno a loro disposizione una grandissima occasione per riscattarsi e scrivere la storia, portando a casa l’ambita Coppa. Un trofeo, l’unico, che manca nella bacheca del numero dieci biancazzurro il quale, qualora riuscisse a sollevarlo, entrerebbe di diritto nella leggenda al pari del Pibe de Oro.

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