Leo Scaloni non si sbilancia sulla formazione alla vigilia di Argentina-Croazia. E non per pretattica: con ogni probabilità il Ct Albiceleste non ha ancora deciso quale 11 schierare nel penultimo atto del Mondiale in Qatar. Dubbi sul modulo, ma anche sui singoli. Le uniche certezze albergano in difesa e in attacco: Molina e Tagliafico saranno titolari, alla luce delle squalifiche di Montiel e Acuna, mentre Romero e Otamendi agiranno al centro. Messi e Julian Alvarez sono sicuri di una maglia. Il grande dilemma riguarda Angel Di Maria. Nelle due prove tattiche della rifinitura, il Fideo è sceso in campo con la pettorina da titolare solo in una di queste. Si fa largo l’idea di un 4-3-1-2 con Paredes titolare e De Paul tra le linee alle spalle dei due attaccanti. Sullo sfondo c’è la suggestione del 4-3-3: Di Maria è pronto, ma non si esclude la possibilità di vedere in campo insieme dal 1′ Julian Alvarez e Lautaro Martinez. L’attaccante nerazzurro è tra i titolari provati alla vigilia, come riporta Olè, e ha ritrovato il sorriso dopo il rigore glaciale che è valso il pass per la semifinale. Sicuri di un posto De Paul (non al meglio), Enzo Fernandez e Mac Allister.
Pochi dubbi invece per Dalic. Sosa è pienamente recuperato e presidierà la fascia sinistra, mentre a destra toccherà all’altra sorpresa del Mondiale Juranovic. Intoccabili al centro il veterano Lovren e “il difensore più forte al mondo” Gvardiol. Nessun ballottaggio a centrocampo con il trio magico Kovacic, Brozovic e Modric. L’unico dubbio nel tridente: Kramaric al centro o uno tra Livaja e Petkovic? Si va verso la prima soluzione per provare a sbloccare il risultato per la prima volta nel torneo. C’è un 3-0 del 2018 da bissare, provando ad evitare il copione dei rigori. L’Argentina ha perso una sola volta nella sua storia dai tiri dal dischetto.