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L’Australia vuole tornare a vincere, il Canada sogna la prima affermazione: a Malaga si assegna la Davis

Denis Shapovalov
Denis Shapovalov - Foto LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI

La Coppa Davis 2022 sarà un affare tra Canada e Australia. Per la prima volta dal 1990 (Usa vs Australia), saranno due nazioni non europee a contendersi la celebre insalatiera. Si appresta dunque a giungere al termine l’edizione numero 110 di questa storica competizione, che metterà fine ad un 2022 tennistico estremamente intenso. A contendersi l’ultimo titolo dell’anno saranno due squadre diverse, giunte all’atto conclusivo dell’evento in maniera diversa, ma determinate a vincere. Andiamo a scoprire insieme cosa aspettarci da questa finale.

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Da un lato c’è l’Australia, seconda per numero di vittorie (28) nell’albo d’oro e capace di tornare in finale dopo quasi vent’anni (l’ultima volta nel 2003). Il ct Lleyton Hewitt ha variato i singolaristi nel corso della settimana, alternando Kokkinakis e Thompson, ma senza mai mettere in discussione il numero uno Alex De Minaur. L’impressione, però, è che in finale toccherà al numero due fare la differenza. De Minaur affronterà infatti un Auger-Aliassime in stato di grazia, mentre è apparso tutt’altro che imbattibile Shapovalov, il quale scenderà comunque in campo con i favori del pronostico.

Qualora il punteggio dovesse essere sull’1-1 al termine dei due singolari, ecco che gli aussie potrebbero giocarsi una carta importante: il doppio. Gli australiani possono vantare in squadra ben tre vincitori slam (Kokkinakis, Ebden e Purcell) eppure per sconfiggere i fortissimi Mektic/Pavic in semifinale ne hanno schierato solo uno. Purcell ha infatti compiuto l’impresa al fianco di Thompson e chissà che non possa ripetersi. Insomma, una nazionale che non può vantare un vero e proprio fenomeno, ma che nel complesso è più ostica che mai.

Dall’altro lato c’è invece il Canada, che si scrive così ma si legge in realtà Auger-Aliassime. Il classe 2000 ha rappresentato l’unica vera certezza per capitan Frank Dancevic ed è verosimile che si scelga di puntare ancora su di lui nel momento del bisogno. Felix ha sconfitto in due set prima Otte e poi Musetti e, come se non bastasse, è sceso in campo anche in doppio per regalare ai suoi il punto decisivo contro l’Italia. Sarà lui dunque l’osservato speciale ed è inevitabile che il Canada riponga in lui le speranze di conquistare la prima Davis della sua storia.

Per un ottimo Auger-Aliassime, c’è però un Shapovalov che continua a deludere. Denis non è riuscito a riscattarsi contro Sonego, dopo il ko contro Struff, ed ha sollevato ulteriori dubbi in merito al suo status di numero due. Salvo infortuni, la sua presenza non dovrebbe essere in discussione (anche per via delle alternative), tuttavia servirà una prestazione ben diversa da quelle degli ultimi giorni per evitare che il punto sia già perso in partenza. Infine, nel doppio, la certezza è Vasek Pospisil, il quale dall’alto della sua esperienza affiancherà e guiderà uno tra Auger-Aliassime e lo stesso Shapovalov. Pur non essendo un duo che gioca spesso insieme, l’affiatamento non manca affatto. E questo può davvero fare la differenza.

Tutto pronto per l’ultima sfida dell’anno, che mette di fronte due squadre molto diverse. L’Australia ha fatto la storia di questa competizione (e del tennis) e punta a tornare sul tetto del mondo. Il Canada vi si è invece affacciato solo di recente (la prima e unica finale l’ha disputata nel 2019), ma vuole dimostrare di avere tutte le carte in regola per restarci. Appuntamento alle ore 16:00 presso il Palacio de Deportes Josè Maria Martin Carpena di Malaga (Spagna). Che vinca il migliore.

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