I Mondiali di calcio in Qatar sono cominciati da pochi giorni, ma si accende il caso legato alla visione di Tod Tv in Arabia Saudita. La piattaforma di streaming, di proprietà della qatariota beIN Media Group, è titolare della visione in esclusiva di 42 incontri sui 64 totali della rassegna iridata, ma attualmente la visione è oscurata. La motivazione di questa situazione al momento non è nota, ma è probabilmente da ricercare nei rapporti tra i due Paesi. Nel 2017, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto avevano interrotto i rapporti con il Qatar, accusandolo di sostenere gruppi estremisti e alimentare disordini in Medio Oriente attraverso Al-Jazeera, ma Doha ha sempre negato. Ciò aveva portato anche al blocco della suddetta emittente.
Dal gennaio del 2021, però, le relazioni tra Arabia Saudita e Qatar sembravano essere migliorate, tanto che il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, ha partecipato alla cerimonia di apertura dei Mondiali, indossando anche una sciarpa con i colori del piccolo Paese vicino. Ora, di nuovo questa situazione che appare dovuta quindi a questioni politiche. “A causa di questioni al di fuori del nostro controllo, stiamo sperimentando un’interruzione nel Regno dell’Arabia Saudita. Ulteriori informazioni saranno fornite non appena disponibili”, il messaggio che si ritrovano a leggere gli utenti della piattaforma. Sui social infuria la protesta degli abbonati, costretti a pagare un prezzo non irrisorio (l’equivalente di circa 80€ al mese) per un servizio di fatto assente, anche se non per colpe dell’emittente.