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Come nel 2018, ma da campioni del mondo: per la Francia c’è ancora l’Australia nei gironi

Kylian Mbappe
Kylian Mbappe, Francia - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Sembra essere cambiato davvero poco in quattro anni. La Francia ha Danimarca e Australia nel girone, non c’è Benzema, Deschamps è il ct e i suoi bleus sono i favoriti per tutti. Ma da Russia a Qatar, c’è una novità: i francesi sono campioni del mondo in carica e la rosa è sempre più forte al netto delle pesanti assenze, al di là del pallone d’oro, anche di Pogba. Ma ci sono tanti fenomeni: Mbappé vuole essere il protagonista assoluto dei Mondiali, Griezmann pronto a essere decisivo, e poi c’è l’esperienza di Giroud, che proprio quattro anni fa diede nuovo slancio alla propria carriera allungandola fino alla grande avventura poi col Milan.

Insomma, la Francia è una corazzata. Ma un passo per volta, perché i Mondiali non fanno sconti. A cominciare dall’Australia, che nel 2018 fu un osso durissimo e superato solo con un rigore e un autogol in 2-1 risicato. Gli aussie schierano il solito mix di gioventù e vecchie volpi, temperamento e fisicità con tanti cross in mezzo e poca fantasia. Quella che invece i galletti hanno da vendere in avanti, infortuni ulteriori permettendo.

E’ chiaro che il pronostico sia chiuso, la Francia non può prescindere dalla vittoria in un girone in cui si ritrova dentro anche i danesi, e in cui la Tunisia non sembra invece far paura. In patria ci si aspetta tanto, ci si aspetta di ripercorrere le orme del Brasile di un’infinità di anni fa per vincere due volte di fila la coppa del mondo, i verdeoro furono gli ultimi a farcela, prima di loro gli azzurri. Poi tanta sana alternanza, ma del resto una generazione di fenomeni come quella dei transalpini non capita tutti gli anni. Non per questo, però, gli australiani si renderanno facile preda a Doha.

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