Un tempo per parte e un pareggio che può servire per evitare di mandare all’aria il girone già all’esordio. Partono con un punto a testa Stati Uniti e Galles, facendo un po’ il gioco dell’Iran che rimane disperatamente attaccato al secondo posto. Che però, cataclismi a parte, si giocheranno proprio gli americani e i britannici, e tutto passerà proprio dalle altre due sfide del girone: fare più gol possibili agli iraniani, limitare i danni contro l’Inghilterra in questo girone B che potrebbe avere un padrone ma non ancora una seconda designata per approdare agli ottavi.
Gli Usa (Sua per mezzora surreale sulla Rai) nel primo tempo vanno a segno con Weah, figlio d’arte di George, uno che di gol se ne intendeva eccome, e ci e si illudono che possano essere proprio loro ad agguantare facilmente il secondo posto e a fregiarsi del titolo di anti-Inghilterra, ma nel girone più anglofono di Qatar 2022, tre di madrelingua più l’Iran, la nazionale di Berhalter manda tutto all’aria in un secondo tempo in cui escono Dest e McKennie, gli esponenti della Serie A, e improvvisamente il Galles prende campo, sfruttando l’ottima intuizione di Page nel fare entrare il gigante Moore (o, viceversa, rimedia al suo grosso errore di non averlo schierato titolare).
Bale, un po’ abulico nella prima frazione, prova a costruire qualcosa, poi al momento giusto piazza la zampata che tante volte c’ha fatto vedere nei match più decisivi. Sarà ricordato così fra vent’anni, come quello che vive di tanti bassi e pochi alti, ma che alti. Siamo solo alla prima dei gironi, ma per il Galles alla seconda partecipazione e a sessantaquattro anni dalla prima e ultima volta, è tantissimo: diverse generazioni aspettavano questo momento, e il primo gol nel grande ritorno lo segna proprio il capitano, su rigore, da lui procurato. Insomma, finisce 1-1 e di sicuro sono due punti persi per gli Stati Uniti e un punto guadagnato per il Galles: ma il girone è ancora tutto da decifrare.