L’Italia batte nettamente ad Udine un Liechtenstein mai domo. Gli azzurri sono andati in vantaggio grazie ad uno splendido gol di Insigne al 35′, il raddoppio arriva con Belotti al 53′, il tris è firmato Eder al 74′, il poker è servito da Bernardeschi al 83′ con una gran botta dalla distanza, il 5-0 è siglato da Gabbiadini al 91′.
ITALIA (4-2-4)
Buffon 6
Spettatore non pagante, troppo ampia la differenza tra le due squadre
Darmian 6.5
Spinge molto a destra, in coppia con Candreva crea molti grattacapi alla difesa avversaria
Barzagli 6
Serata tranquilla per lui, sempre in anticipo sul povero Frick abbandonato contro due colossi come lui e Chiellini
Chiellini 6
Gestisce con tranquillità dietro e si concede il lusso di rendersi pericoloso con un paio di tiri dalla distanza
Spinazzola 6.5
Nei primi minuti del match è il migliore in campo, spinge con continuità tutta la partita esaltandosi nell’uno contro uno grazie alla sua rapidità
Pellegrini 6.5
Buonissima gara considerando che è la prima in azzurro, sempre posizionato bene soffoca sul nascere le iniziative avversarie e si mette in evidenza con un paio di lanci illuminanti
De Rossi 6.5
E’ il regista dell’Italia di Ventura, si limita a far circolare palla e dettare i tempi senza disdegnare, però, la verticalizzazione improvvisa
Candreva 5.5
Spinge tanto sulla destra ma sciupa molti palloni interessanti, ha il demerito di forzare troppo la giocata risultando spesso impreciso (Bernardeschi 6.5: entra e si rende subito pericoloso, firma il poker con una gran botta dalla distanza )
Belotti 7
Sembra un gigante contro i difensori avversari grazie alla sua potenza ed esplosività, va in gol con un gran taglio in profondità e serve un grande assist per Eder (Gabbiadini 6,5: firma il gol del 5-0)
Immobile 6
Attacca benissimo la profondità e gioca molto bene di sponda, peccato la poca incisività e precisione sotto porta (Eder 6.5: realizza il suo primo gol in Italia con la maglia azzurra.
Insigne 7.5
Indossa la numero 10 e fa un gol da fenomeno con un controllo pazzesco seguito da un tiro a giro che si insacca all’incrocio, splendido anche l’assist con cui manda in gol Belotti
All. Ventura 6
La manovra azzurra non è brillante anzi sembra troppo lenta e compassata, soprattutto nel primo tempo, ma la differenza tra le due squadre è talmente ampia che permette agli azzurri una vittoria agevole
LIECHTENSTEIN (4-1-4-1)
Jehle 6.5
Incolpevole sulla magia di Insigne, fa un paio di parate su Immobile notevoli
Rechsteiner 5
Dalle sue parti circola Insigne che lo fa impazzire, troppa la differenza tecnica e di rapidità tra i due che lo espone ha brutte figure nonostante l’impegno mostrato
Malin 5
Si fa infilare alle spalle più volte da Immobile e poi da Belotti in occasione del raddoppio azzurro
Gubser 6
Soffre come tutta la difesa dei suoi ma ha il merito di non concedere mai spazio nella sua zona grazie anche all’aiuto di Goppel
Goppel 6.5
Tiene benissimo contro Candreva, non si fa quasi mai saltare e in alcune occasioni gli ruba persino palla
Polverino 6
Lotta a centrocampo ma gli azzurri che gli arrivano da tutte le parti, limita i danni come può concedendosi anche un tiro dalla distanza che per poco non beffa Buffon (Quintans s.v)
Salanovic 5
Non fornisce un grande apporto in avanti e neanche dietro, lasciando spesso il povero Rechtsteiner in balia di Insigne (Braendle 6: prova a dare un po’ di supporto sulla destra)
Hasler 5.5
Prova a dare il suo apporto nei primi minuti soprattutto in fase di palleggio ma, appena emerge la differenza tecnica tra le due squadre, sparisce dal match limitandosi a rincorrere gli avversari
Buchel 5.5
Lotta come può a centrocampo ma i limiti tecnici sono troppo evidenti e si trova spesso costretto a correre a vuoto
Burgmeier 5
Impalpabile, butta tutti i palloni che gli arrivano non dando mai supporto a Frick.
Frick 6
La voglia ce la mette ma non può tenere da solo contro Bonucci e Chiellini, encomiabile nel lavoro difensivo e nei tentativi di far salire la squadra
All. Pauritsch 6
Il suo Liechtenstein è una squadra organizzata e che non molla di un centimetro nonostante gli evidenti limiti tecnici, gran parte del merito è del suo allenatore