Il commissario tecnico dell’Argentina, Lionel Scaloni, alla vigilia del match d’esordio ai Mondiali di Qatar 2022 contro l’Arabia Saudita, ha parlato in conferenza stampa: “Intanto le grandi favorite non sempre vincono i Mondiali. Ci sono 8-10 nazionali che possono vincere il titolo, la maggior parte di loro sono europee. Nel 2014 lo meritava l’Argentina, ma non è andata così, per vincere una competizione come il Mondiale non è tanto giocare bene o male, è una questione di dettagli e come ho già detto ci sono tante nazionale che possono portare la Coppa a casa. I nostri tifosi li portiamo dentro con noi, non dimentichiamo mai che il calcio è un gioco, uno sport, ma la gente sa che noi campo daremo tutto, non ci risparmieremo in nulla, ma comunque vada finito il gioco la vita reale va avanti”.
L’Albiceleste è reduce dal trionfo in Copa America dello scorso anno e vuole provare a conquistare anche il titolo più importante: “Aver vinto un trofeo, la Coppa America ci ha tolto un po’ di pressione, la squadra gioca tranquilla ed è il modo migliore per esprimere il nostro calcio. Quella di domani è la partita del debutto, la pressione si sente, ma è diverso rispetto al passato, i ragazzi sanno quello che devono fare. I giocatori vengono da un ottobre durissimo, pioeno di partite, da lì partono infortuni e acciacchi, il problema non è giocare il Mondiale tra novembre e dicembre, lo è stato il calendario di ottobre e noi qui abbiamo dovuto fare allenamenti particolari tenendo conto di tutto questo”.
Sul possibile ultimo Mondiale di Lionel Messi, che è in gran forma in questa stagione: “Io, che ho questa opportunità, me lo godo, spero possano farlo tutti, gli argentini e gli appassionati di tutto il mondo, è una meraviglia vederlo giocare. Infortuni? E’ stata una decisione dolorosa, durissima, ma bisogna pensare al bene della squadra. E’ normale essere sotto pressione se sei il ct di una nazionale come l’Argentina, ma non è scritto da nessuna parte che siamo obbligati a vincere la Coppa, sbagliamo se lo pensiamo e sbaglia chi crede sia così. Lotteremo con tutti noi stessi, siamo qui per goderci il Mondiale, far vedere il calcio che ci piace mostrare, per competere con le altre nazionali che hanno tutto il nostro rispetto, ma non siamo obbligati a vincere”.