A Teheran i manifestanti chiedono l’esclusione dal torneo dell’Iran. La nazionale di Queiroz si interroga sull’atteggiamento da tenere per non restare indifferenti all’eco delle proteste represse nel sangue. E la prima risposta è arrivata: l‘Iran non ha cantato l’inno nazionale prima del debutto mondiale contro l’Inghilterra in Qatar. Molti tifosi iraniani hanno mostrato il dito medio verso il campo, altri il pollice verso. Dalla curva iraniana, una bordata di fischi. Quella sull’inno era una decisione collettiva, a cui tutto lo spogliatoio si è adeguato. Discorso diverso invece per le esultanze. Alireza Beiranvand, portiere della squadra, ha detto che la decisione di festeggiare o meno una rete sarà “personale”.