Ultime qualifiche dell’anno fagocitate dalla Red Bull, che dopo il mezzo disastro in Brasile ritrova velocità e dominio ad Abu Dhabi, lì dove di fatto un anno fa tutto era cominciato. Quest’anno ci si gioca di meno, ma chiudere con il proprio secondo pilota al secondo posto della classifica non può che significare una cosa: predominio assoluto, nulla di quanto si poteva fare è stato lasciato per strada. Passato dunque lo spavento di Interlagos, in cui tutto non ha funzionato, dalla velocità alle prestazioni, dalle strategie al rapporto tra i due piloti, negli emirati resta però forse proprio il gelo tra Verstappen, pole position e domani favoritissimo per bissare la clamorosa gara di un anno fa, e Perez che avrebbe forse sperato di ottenere un aiuto in più.
La scia qui non sposta di tanto le cose, ma soprattutto non si può certo chiamare alla voce scia quanto offerto da Max a Checo. Troppa distanza tra i due, una mano data soltanto come facciata, decidendo di entrare in pista davanti al messicano, ma in fin dei conti l’aiuto vero non c’è stato. E a questo punto bravo Sergio nel trovare – di fatto da solo – la prima fila, in modo tale da impostare una gara sulla difensiva nei confronti di Leclerc.
Il pilota della Ferrari ritrova passo e fiducia ed è terzo davanti a Sainz: a dare una mano al Cavallino c’è il ritorno all’anonimato della Mercedes, che dopo l’exploit tra cento e Sud America, torna nella pista del dramma sportivo targato Masi e fatica come per larghi tratti della stagione. Non è abbastanza competitiva con i due top team, ma nemmeno avvicinabile da quelli del pacchetto di mischia: terza fila ovvia e domani, a meno di miracoli, si punta al massimo al podio ma gli astri dovranno essere favorevoli.
Tornando alla scuderia di Maranello, in una settimana in cui si è parlato soprattutto della posizione di Binotto, c’è un solo obiettivo, anzi, due: difendere il secondo posto di Leclerc nella classifica piloti e il secondo posto nei costruttori. Servirà tanta collaborazione tra i due piloti, e in questo i due alfieri della Rossa sono sicuramente i migliori sulla piazza, evitare rischi ma al contempo essere coraggiosi, per non restare col cerino in mano in entrambe le graduatorie.
Il vero protagonista delle qualifiche, però, è Sebastian Vettel. Il tedesco domani saluterà (per sempre?) il Circus e con una prova da leone riesce – prendendosi anche rischi clamorosi quando sfreccia a tutta velocità in faccia alle vetture che invece stavano aspettando il momento giusto per lanciarsi – ad andare in Q3 e partirà dalla P9, eguagliando il miglior risultato stagionale. Sarà una giornata triste per tutti quella di domani, il quattro volte campione all’ultimo ballo e le qualifiche di oggi sono un ottimo regalo che si è fatto. E applausi anche a Ricciardo, che l’anno prossimo non avrà nessuno dei venti sedili – pur restando in orbita paddock – anche lui dentro in Q3, cosa che non gli è capitata sovente.