La Red Bull prova a chiudere le polemiche riguardanti il GP di Brasile di F1, che ha visto il clamoroso rifiuto di Max Verstappen di concedere la propria posizione a Sergio Perez, per aiutarlo nella rincorsa al secondo posto mondiale. “Come team, abbiamo fatto diversi errori – si legge –. Non avevamo previsto la situazione che si è poi verificata all’ultimo giro, e non avevamo previsto tale scenario nella nostra strategia. Purtroppo, Max è stato avvisato solo all’ultima curva della richiesta di perdere la posizione, senza avergli dato tutte le informazioni necessarie. Ciò ha posto Max, che è sempre stato un compagno di squadra disponibile e corretto, in una situazione scomoda, e non era nostra intenzione”, si legge nel comunicato.
Sul rapporto con Perez, Red Bull continua: “Dopo la gara, Verstappen ha parlato apertamente e con onestà, permettendo la risoluzione della controversia. Il Team accetta le ragioni di Max. La conversazione rimarrà affare privato e non verranno fatti ulteriori commenti sulla faccenda“. Il comunicato si chiude poi con la giusta condanna dei messaggi ricevuti da piloti e team tramite tutti i canali, non solo social ma anche mail, con non solo insulti ma anche minacce di morte che ovviamente nulla hanno a che fare con lo sport.