Altro

Thomas Bach: “Lo sport non diventi uno strumento per obiettivi politici”

Thomas Bach
Thomas Bach - Foto Gio Auletta/Pentaphoto

“Abbiamo condannato e sanzionato il governo russo in un modo senza precedenti per questa palese violazione della Carta Olimpica. Sosteniamo gli atleti e i membri della comunità olimpica ucraina ovunque con tutta la nostra solidarietà. Ma in contrasto con i troppi altri conflitti nel nostro mondo, riguardo a questa guerra alcuni governi hanno iniziato a decidere quali atleti sarebbero stati autorizzati a partecipare alle competizioni sportive internazionali e quali no”. Queste le parole del presidente del Cio, Thomas Bach, in un intervento di fronte ai leader del G20, riuniti in un vertice a Bali, in Indonesia. “Se lo sport diventa solo un altro strumento per raggiungere obiettivi politici, lo sport internazionale cadrà a pezzi – ha sottolineato il numero uno del comitato olimpico internazionale – Lo sport olimpico ha bisogno della partecipazione di tutti gli atleti che accettano le regole, anche e soprattutto se i loro paesi sono in conflitto o in guerra. Una competizione tra atleti provenienti solo da stati che la pensano allo stesso modo non è un simbolo credibile di pace”.

E ancora: “In quest’epoca di divisioni, il nostro ruolo è chiaro: unire il mondo e non approfondire le divisioni – ha aggiunto Bach – Per essere all’altezza della nostra missione unificante, il Cio deve essere politicamente neutrale. Per consentire alle future sedi olimpiche di accogliere i migliori atleti di tutto il mondo, indipendentemente dai conflitti politici, mi rivolgo a voi, leader mondiali, a sostenere questa neutralità politica. Non abbandoniamo questa preziosa missione unificatrice dei Giochi Olimpici e Paralimpici – ha concluso – in un momento in cui il mondo ha bisogno di più solidarietà e pace”.

SportFace