E sono undici di fila, come i punti di vantaggio su chi insegue in attesa delle sfide di domani. Tredici le vittorie in tutto, come i punti di vantaggio (al momento) sulla Juventus da molti indicata come possibile sfidante per lo scudetto. E soprattutto, questo Napoli è ancora imbattuto, si porta a quota 41 punti e arriva alla sosta per il Mondiale nelle migliori condizioni possibili. E probabilmente sbaglia chi pensa che la pausa arrivi nel momento peggiore possibile per gli azzurri, andando a fermare quella che è una macchina praticamente perfetta.
Questo è vero, ma proprio la partita contro l’Udinese dimostra che staccare un po’ la spina può aiutare a non calare nella seconda fase della stagione. 3-0 in scioltezza nella prima ora di gioco, quindi un finale in apnea in cui i bianconeri riemergono prepotentemente e ne segnano due: che paura per il pubblico del Maradona, abituato sempre e comunque a vincere. Un piccolo blackout che però ci sta tutto per i ritmi e il gioco che fa vedere la squadra di Spalletti, che si può ora godere il meritato riposo.
Diversi giocatori andranno ai Mondiali, ma Spalletti potrà lavorare ulteriormente su chi resta e farsi trovare pronto alla ripresa a gennaio in cui di fatto si può indirizzare questa agognata rincorsa allo scudetto: ci sono subito Inter e Juventus e le speranze di dominare ancora il campionato passano attraverso questi due snodi fondamentali.
Intanto, ci si tiene stretti i tre punti in una partita trappola che gli azzurri sono bravi a disinnescare dopo pochi minuti: Osimhen segna sempre e la sblocca dopo alcune palle gol dei friulani. A quel punto diventa tutto più facile, il gioco è fluido e c’è il raddoppio targato Zielinski. Che momento di forma il suo, come del resto di Elmas, che trova ancora una titolarità e ripaga Spalletti. La gestione del finale, stavolta, non è ottimale: Nestorovski e Samardzic spaventano il Maradona, ma alla fine è ancora vittoria, mentre per i bianconeri dopo quelle sei vittorie di fila sono arrivate sette partite senza successo, niente mezze misure Sottil. E la pausa, ne siamo certi, fa comodo a entrambe.