McLaren a muso duro contro la Red Bull sulla questione budget cap. La BBC rivela che Zak Brown, amministratore delegato McLaren, ha inviato una lettera alla Fia, mettendo in copia Stefano Domenicali in quanto Ceo del circus e gli altri team come Ferrari, Mercedes, Alpine, Alfa Romeo e Haas che hanno rispettato il tetto alle spese.
Brown rimarca che il mancato rispetto del budget cap “e possibilmente anche le violazioni procedurali costituiscono un imbroglio offrendo un vantaggio significativo rispetto ai regolamenti tecnici, sportivi e finanziari. Un team (Red Bull, ndr) che ha speso oltre il limite ha ottenuto un vantaggio ingiusto nello sviluppo dell’auto sia per la stagione in corso che in quella successiva”. Ecco perché la McLaren chiede alla Fia di adottare il pugno duro, sottolineando che la semplice multa “non sarebbe adeguata” e invocando una serie di sanzioni sportive che vanno dalla riduzione del budget cap per la prossima stagione, un’ammenda pari allo sforamento più ulteriori due milioni di dollari e limitazioni alla galleria del vento.
Brown, oltre a suggerire anche delle modifiche alle norme, chiede infine massima trasparenza sul caso, “sia in termini di dettagli delle violazioni sia nelle relative sanzioni”. Lo scorso lunedì la Fia aveva ufficializzato che la Red Bull aveva sì sforato il budget cap ma sotto il famoso 5%, prendendosi del tempo per stabilire le sanzioni.