Maurizio Sarri ha concesso una lunga intervista a RSI, nel corso della quale l’allenatore della Lazio ha toccato diversi temi a lui cari. Su tutti quello del calendario troppo fitto, che sicuramente non è apprezzato dal tecnico biancoceleste: “E’ impossibile produrre bellezza giocando 60-70 partite all’anno, i giocatori si allenano troppo poco e di conseguenza giocano in modo meno spettacolare. Il calcio va salvato da se stesso e dalle sue istituzioni, ormai è un business ridicolo dove conta solo l’apparenza.” Anche il concetto di obiettivo vede una visione molto particolare da parte di Sarri: “I miei obiettivi sono utopie che servono per migliorarti ogni giorno, con la Fiorentina abbiamo vinto 4-0 in trasferta e sono andato a letto inferocito. L’obiettivo non deve mai essere troppo semplice.”
Poi un paragone con un altro sport: “Preferisco di gran lunga il ciclismo al calcio, è uno sport vero dove c’è grande fatica. Serve una passione feroce, mi affascina molto vederlo e ho grande stima per chi lo pratica. Troppi soldi nel calcio? Sono immorali come tutto il mondo di oggi, anche un attore può guadagnare trenta milioni per girare un film ma poi i guadagni giustificano quella cifra.”