Gli Usa faticano ma trovano la vittoria in rimonta contro un ostico Giappone nella seconda giornata dei Mondiali femminili di rugby. Le statunitensi si fanno infatti sorprendere dalla meta al 4′ realizzata da Abe, e complice il cartellino giallo rimediato da Johnson, nel primo tempo realizzano solo tre punti. Al rientro in campo, l’obiettivo per le americane è ribaltare il risultato, e ciò avviene con la meta di Kitlinski al 45′, ribattuta a sorpresa dalla segnatura di Nagura. È in questo momento che le statunitensi fanno valere la propria forza, e arrivano tre mete consecutive, con il passivo a carico delle nipponiche alleggerito dall’ultima meta di Imakugi (poi ammonita nel finale). Finisce quindi 30-17, con gli Usa che agganciano a quota 5 punti Italia e Canada.
Nel gruppo C è andato in scena il suggestivo faccia a faccia tra Francia e Inghilterra. Partita molto fisica che si gioca soprattutto nel duello tra l’attacco inglese e la retroguardia francese: quest’ultima viene minata dagli infortuni di Sansus e Menager, e solo al 25′ arriva la prima meta inglese con Scarrat, la quale sarà protagonista anche degli altri sei punti dell’Inghilterra, tutti da calcio piazzato. Quando la partita sembra ormai indirizzata, la Francia prova a riaprirla con la fiammata di Hemmet, ma l’imprecisione nel giro palla, molto falloso, annulla le chance transalpine: termina 7-13 per le inglesi.
Ad aprire le danze nel weekend è stata la sfida tra Scozia e Australia, valida per il gruppo A, che ha visto le padrone di casa imporsi per 12-14. Partita equilibrata, ma dopo mezz’ora le Aussie si ritrovano sotto per 12-0, grazie alla meta di Skeldon e alla meta di punizione inflitta a Talakai, ammonita nell’occasione. Sono le mete di Terita e Marsters a ribaltare tutto nella ripresa, regalando la possibilità di passare il turno all’Australia e di fatto condannando alla Scozia alla seconda sconfitta.
