Un arbitro clamorosamente inadeguato al contesto e le due perle del classe 2003 Boving costringono la Lazio a un altro pareggio contro lo Sturm Graz che può costare davvero tanto nell’economia di un girone incredibile in cui si è creata una super ammucchiata con tutte le squadre a braccetto a cinque punti. A differenza della partita scialba e senza grandi occasioni in terra austriaca, all’Olimpico davanti ai propri tifosi e reduci dal roboante 0-4 di Firenze la squadra di Sarri prende per mano la partita e la sblocca all’ennesimo affondo con il rigore conquistato da Zaccagni e trasformato da Immobile che si sblocca e diventa il miglior marcatore nelle competizioni europee con questa maglia. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo e porta il nome di Stegemann, l’arbitro tedesco che estrae un cartellino rosso ingiustificabile ai danni di Lazzari, costretto ad abbandonare il campo dopo nemmeno la fine del primo tempo.
E allora, ecco che si concretizza il disastro: nella ripresa entra il giovane Boving e segna due gol bellissimi con cui pareggia i conti, rendendo vano anche il momentaneo nuovo vantaggio targato Pedro. Prova di carattere dei biancocelesti, che con personalità giocano nonostante l’inferiorità numerica a testa alta e con la volontà di vincere, rischiando persino di perderla nel finale. Il pareggio comunque è frutto di contingenze esterne e non “blocca” il cammino splendido di questa squadra che sembra in continuo miglioramento, ora però la situazione nel girone è abbastanza complessa: tutte a cinque punti, con due vittorie si arriverebbe tra le prime due, ma servirebbe rifilare cinque gol di scarto al Midtjylland per essere certi del primo posto. Passo dopo passo, ora testa al campionato.