Europa League

Lazio a piccoli passi: pareggio a Graz utile solo con una vittoria fra una settimana

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri - Foto LiveMedia/Cucco Ricucchi

La Lazio avanza, ma lo fa a piccoli passi. E’ 0-0 a Graz contro uno Sturm che nel primo tempo tiene poco la palla ma ha tre o quattro occasioni davvero pericolose, principalmente in virtù di regali difensivi incluso il portiere, mentre i biancocelesti faticano a creare gioco nonostante un possesso palla insistito quanto infruttuoso. La squadra di Sarri alza i ritmi nella ripresa e sfiora il gol in un paio di circostanze, troppo poco per una squadra reduce da due 4-0 di fila in campionato. Reduce però, anche, dal 5-1 pesantissimo in Danimarca in questa coppa e in questo girone che si è complicato maledettamente, quantomeno sul fronte della differenza reti nei confronti delle rivali, tutte a quota 3 come i biancocelesti dopo le prime due partite. Insomma, il girone si ingolfa un po’, perché un pareggio in trasferta non è da disdegnare, a patto che fra sette giorni si trova il modo di gonfiare la rete contro gli austriaci che sono un’ottima squadra.

Immobile il modo lo aveva trovato, purtroppo per lui e per i tifosi laziali partendo da leggera posizione di fuorigioco. Il Var c’è e interviene puntualmente, sarebbe stato un colpaccio a dieci minuti dalla fine, e invece è un boccone amaro da ingoiare. Sarri si sbraccia, nel finale c’è pure la superiorità numerica per un ingenuo rosso dei padroni di casa, ma manca la verve, la leadership europea, per far sì di ottenere un risultato positivo in Europa. La Lazio del campionato non si è certo vista fuori dai confini nazionali, il risultato è un vorrei ma non posso: quattro punti sono un discreto trampolino di lancio, ora bisogna sfruttare la grande chance offerta dalle due partite in casa del mini girone di ritorno. Ricordando, e lo ripetiamo allo sfinimento, che dall’anno scorso primo e secondo posto non sono la stessa cosa: chi arriva davanti è già agli ottavi, chi si qualifica a fatica deve giocare anche i sedicesimi con le paracadutate dalla Champions. Non è un bello scenario per chi a febbraio dovrà anche lottare per grandi obiettivi in campionato. “Non siamo ancora pronti per le tre competizioni”, diceva Sarri ieri infastidito. E dall’Austria viene da dire, se non lo sa lui…

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