Il presidente della Fci Cordiano Dagnoni, al termine dei Mondiali di ciclismo 2022, ha tracciato un bilancio in chiave azzurra della rassegna iridata. Queste le parole del numero uno del ciclismo nostrano: “Oggi abbiamo corso da protagonisti. Peccato per il risultato, sicuramente avremmo meritato di più. Rota e Trentin avrebbero potuto assicurarci una medaglia, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questo mondiale. Torniamo da questa trasferta impegnativa con la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Il successo più bello è il clima che si respira nello staff della Nazionale, la completa partecipazione da parte di tutti, la disponibilità a condividere oneri e onori. Un clima che è alla base dei tanti risultati ottenuti quest’anno ed anche qui a Wollongong”.
Poi aggiunge: “Come non ricordare, infatti, la medaglia d’oro di Vittoria Guazzini. Una ragazza che ha mostrato in questa edizione dei mondiali tutto il suo potenziale. L’argento della staffetta, per soli pochi secondi, ha ricordato a tutti che il nostro Paese è punto di riferimento nelle prove contro il tempo per la qualità e la quantità degli atleti competitivi. Infine la medaglia di bronzo di Silvia Persico è il premio ad un’atleta poliedrica, di cui non abbiamo ancora scoperto tutte le qualità, oltre che di un gruppo di cicliste forti e generose. Tutti i ragazzi che sono stati impegnati in questi mondiali hanno mostrato il loro valore sempre con il sorriso sul volto e la mente sgombra. Questa è la vittoria a cui tengo di più”.