Il padre di Mathieu van der Poel ha parlato ai microfoni di Wielerflits, dopo le accuse di aggressione rivolte al figlio ai Mondiali di ciclismo. Il corridore appena citato infatti è stato costretto a ritirarsi dopo 30 km, nel corso dell’ultima gara del Mondiale di Wollongong. Ciò è avvenuto perchè l’olandese è stato arrestato in albergo e poi rilasciato, per aver reagito con aggressività alle urla di alcuni adolescenti nel suo albergo mentre stava riposando.
Il padre però difende il figlio, dichiarando: “Erano le sette e mezza, mia moglie mi ha detto che si era ritirato. Aveva un po’ di raffreddore, ma poi ho capito che non poteva essere quella la motivazione. Poi ho letto delle cose su internet, dopo che mi hanno detto che era stato in polizia. Gli ho inviato alcuni messaggi ma non mi ancora risposto. Per come conosco Mathieu deve essere stato molto arrabbiato. Ma non darò per scontato che abbia spinto questi ragazzi o qualcosa del genere, non credo a nulla di tutto questo. Lo so bene, piò gridare forte, ma non attaccherebbe mai una persona“.