E’ una Fiorentina troppo brutta per essere vera quella che subisce tre gol in casa dell’Istanbul Basaksehir, una squadra di tutto rispetto, ma assolutamente non insormontabile. E’ un avvio di stagione però estremamente deludente per i viola, che di fatto hanno vinto soltanto i primi due impegni ufficiali, la prima in campionato con la Cremonese, quindi l’andata dei playoff di Conference League contro il Twente. Da lì in avanti, tanti pareggi e qualche bruciante sconfitta, come quella arrivata stasera in Turchia per 3-0 allo stadio Terim. E’ un ko pesante, pesantissimo, soprattutto perché il girone ora si complica: ricordando che si qualifica solo la prima in modo diretto, e che la seconda fa gli spareggi contro la terza paracadutata dall’Europa League, i viola ora si ritrovano all’ultimo posto del gruppo a quota uno così come il Riga, e con gli Hearts da affrontare dopo la sosta in una partita già decisiva. La qualificazione è assolutamente in bilico, ma al di là del discorso europeo, la tanto agognata Europa raggiunta la scorsa stagione dopo una bella cavalcata, è proprio il rendimento generale di questa Fiorentina che sembra non avere fine in negativo. Una brutta parabola per i toscani, che sembrano involuti nel gioco, incapaci di gestire le situazioni, sempre nervosi e con poca fluidità di gioco. Il problema però non è certo fisico, quanto mentale: si è rotto qualcosa, a Italiano, che ora è realmente in bilico, il compito di capire cosa.
Gli errori individuali sono senz’altro una spiegazione, visto che tutti e tre i gol sono imputabili oggi a Pierluigi Gollini: doveva essere il titolare indiscusso della porta, è diventato la riserva di Terracciano e stasera ne combina di tutti i colori: tunnel sotto le gambe nel primo gol, poco reattivo nel terzo, veramente disastroso nel secondo gol in cui decide di palleggiare fuori dall’area facendosi soffiare il pallone. E’ anche così che si perdono le partite, ma non si può ridurre tutto all’errore del singolo. E’ tutta la squadra che gira male, serve una scossa al più presto e l’imminente sosta può essere una manna dal cielo in tal senso.