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Kostyuk, la portavoce ucraina nel circuito Wta: “Rappresento la mia nazione ancor più di prima”

Marta Kostyuk
Marta Kostyuk - foto Ray Giubilo

Marta Kostyuk, numero 54 del ranking wta, dall’inizio del conflitto in Ucraina è certamente una delle figure nel mondo del tennis che si è maggiormente interessata alle problematiche relative ad esso e alle azioni da perseguire all’interno del circuito tennistico. “Non so se mi definirei una portavoce, ma mi sento adatta in questo ruolo. Ora rappresento la mia nazione ancora più di prima. Quando faccio qualcosa non è solo per me, c’è un’intera nazione che si prende cura di me e mi sostiene. Ti avvicini alle cose in modo diverso quando sei in questa posizione”, ha dichiarato l’ucraina al portale Tennis.com.

Posizione che ha portato anche diverse polemiche nell’ultimo periodo, prima con l’estromissione della bielorussa Azarenka dalla serata di beneficienza organizzata dalla USTA prima degli Us Open, poi con il rifiuto di stringerle la mano quando si sono incontrate nel torneo. “Immagina che ci sia la seconda guerra mondiale e che ci sia una raccolta fondi per gli ebrei e che un giocatore tedesco voglia giocare. Durante la guerra, non 70 anni dopo la guerra. Non credo che gli ebrei capirebbero”.

La Kostyuk comunque prova anche a concentrarci sulla sua carriera e a vivere il momento: “Ero in piedi sulla linea di servizio dicendo a me stessa: ‘Marta, stai giocando al secondo turno degli US Open. È fantastico, goditi questo momento, perché non molte persone ce la fanno qui.’”

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