Cala il sipario sul torneo femminile Itf da 60.000 dollari più ospitalità del Circolo Tennis Antico Tiro a Volo. In finale, è stata la croata Tara Wurth ad imporsi sulla numero uno del seeding Chloé Paquet per 6-3 6-4. Una settimana di tennis ad ampio respiro, con giocatrici accorse da tutta Europa, oltre ad una buona rappresentanza di tenniste italiane; immancabile la presenza di alcuni ospiti d’eccezione del calibro di Matteo Berrettini, i quali hanno contribuito ad aumentare la bellezza di una cornice già di per sé squisita. Il circolo romano infatti, con le dovute proporzioni, profuma di Foro Italico: è possibile sentire davvero l’odore del teatro degli Internazionali d’Italia, a cominciare dai banner scuri presenti a delimitare i campi, gli stessi che incorniciano il Masters 1000 Atp e Wta. Per il resto, il circolo ha avuto la possibilità di sfruttare tutti gli spazi a disposizione, dando alle giocatrici il massimo della comodità e creando un ambiente di pura e sana competizione.
Nella prima parte della settimana c’è stato spazio per le giovani azzurre; il parco giocatrici supervisionato da Tathiana Garbin, capitana della nazionale femminile di Billie Jean King Cup ha tentato di monopolizzare il torneo superando più turni possibile. “Per le ragazze questa è una grande occasione di misurarsi con tenniste di livello internazionale – ha dichiarato l’ex 22 del mondo –. L’atmosfera presente in questo circolo è importante e deve essere da stimolo per le ragazze che devono dimostrare di poter dire la loro”. Parole di speranza, ma anche di ottimismo, perché la Garbin in queste ragazze crede molto e il suo appoggio non è mai mancato. Fra le tante, Federica Urgesi, Nuria Brancaccio e Denise Valente hanno mostrato il loro potenziale, ma a loro si aggiungono altri nomi interessanti come Anastasia Abbagnato e Lisa Pigato. A spingersi più in fondo sono state poi Diletta Cherubini e Matilde Paoletti, protagoniste di un grande derby nei sedicesimi di finale, con la prima ad aver avuto la meglio sulla seconda. Con il trascorrere dei giorni però, la maggiore consapevolezza di altre giocatrici ha iniziato a farla da padrona, e le ‘azzurrine’ hanno gradualmente fatto spazio ad altre professioniste del calibro di Chloe Paquet e Raluca Serban, vera e propria giustiziera di Lucrezia Stefanini ai quarti di finale. A spuntarla è stata infine la diciannovenne croata Wurth, in grado di lasciare per strada un solo set in tutto il torneo, vincendo ben sette partite partendo dalle qualificazioni, ma soprattutto di domare con relativa facilità una finale piena di insidie, dove partiva sfavorita. Per la campionessa dell’Antico Tiro a Volo Open si tratta del terzo titolo in Italia, il secondo stagionale dopo l’Itf da 25.000 dollari di Tarvisio; si posiziona alla casella numero 158 della classifica Wta e potrà giocare le qualificazioni dello Us Open. Nonostante la sconfitta, può comunque sorridere la Paquet, la quale in virtù di questo risultato si piazza a sole tre posizioni dalla top 100 della classifica mondiale.
Grande soddisfazione, ma anche grande ambizione da parte della macchina organizzativa. Giorgio Averni, presidente del circolo, Giuseppe Centro, responsabile organizzativo, e Adriano Albanesi, direttore del torneo, sono una voce unica: “insieme possiamo ambire a migliorare ancora”. Alzare l’asticella è possibile, è un desiderio più che concreto e non è detto che nel giro di un anno le cose non possano cambiare in positivo. Nel frattempo, Roma può godersi un torneo decisamente originale ed in controtendenza rispetto alle tante kermesse che ospitano invece giocatori del circuito maschile. E mentre Tara Wurth, dodicesima vincitrice della storia dell’Antico Tiro a Volo Open, si gode il trofeo ed il sole della capitale, uno sguardo va a ciò che verrà in futuro, con la curiosità di capire quanto grande e competitivo potrà diventare questo appuntamento.