Calcio femminile

Wembley è un sogno anche per le ragazze di Milena Bertolini: si parte con la Francia, obiettivo stupire

Milena Bertolini
Milena Bertolini - Foto LiveMedia/Cinzia Camela

Un anno fa l’Italia maschile diventava campione d’Europa, con merito ma anche da assoluta underdog. Alla fine, però, i ragazzi di Mancini hanno alzato il trofeo a Wembley, ed è esattamente lo stesso che sognano le ragazze di Milena Bertolini, non di certo la squadra favorita agli Europei femminili che si giocano proprio in Inghilterra. Ed è proprio nello stadio più iconico al mondo che si giocherà la finale dell’edizione in rosa: l’Italia vuole stupire e non si preclude alcun obiettivo. Si parte però subito contro la Francia, una delle squadre più forti dell’intera rassegna. Le transalpine hanno fisico e tecnica, sanno far male in diversi modi e tra questi anche le palle inattive. Dovremo prestare molta attenzione in quello che si presenta come l’impegno più ostico di un girone che comprende anche Islanda, assolutamente alla portata, e le ragazze del Belgio contro le quali forse ci giocheremo tutto. Un risultato positivo contro le francesi sarebbe fondamentale per gestire al meglio la situazione del nostro gruppo: sarà però durissima.

Ma le azzurre possono vantare un grandissimo spirito di squadra, cementato fin da quella splendida cavalcata che portò la Nazionale fino ai quarti di finale dei Mondiali. Da lì in avanti, il Covid ha un po’ scombussolato tutto, ma il sostegno al calcio femminile non è mai mancato. Seppur con qualche patema d’animo di troppo, abbiamo centrato il pass per Euro 2022, e ora ce la giochiamo. Superare il girone è l’imperativo categorico, poi provare a vincere le successive tre partite e alzare così la coppa, mai conquistata dalle azzurre, che però hanno già giocato due finali, l’ultima nel 1997. Senza pressioni, con la consapevolezza di essere forti ma non ancora al livello di altre nazionali: è così che ci si ritrova ad arrivare fino in fondo, ed è innegabile come le analogie con gli uomini un anno fa siano tantissime.

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