“Abbiamo trasmesso a Nike la nostra preoccupazione. Speriamo che intervenga. È molto bello avere una divisa tutta bianca, ma può diventare poco pratico quando è il momento del ciclo. Ne abbiamo discusso come squadra e l’abbiamo riportato a Nike“. Queste le parole, riportate dal Sun, con cui Beth Mead, giocatrice dell’Inghilterra e autrice della rete decisiva contro l’Austria nella sfida che ha aperto gli Europei femminili 2022, ha portato alla luce un tema non nuovo quando si parla di sport femminile. Anche altre compagne di squadra, come Georgia Stanway, hanno sottolineato la stessa necessità di cambiamento in questo senso, auspicando novità in vista del prossimo anno. A supporto di tale tesi, anche Rennae Stubbs, vincitrice del torneo di doppio a Wimbledon (dove da regolamento tutte le divise sono bianche) nel 2001 e 2004, che al Telegraph aveva ammesso: “Devi sempre accertarti che tutto sia ‘a posto’ nel momento in cui cammini in campo, assicurandoti di avere un assorbente interno o comunque extra large”.
Europei femminili 2022, giocatrici inglesi: “Basta pantaloncini bianchi, poco pratici durante il ciclo”
Beth Mead, Europei femminili - Foto LiveMedia/Nigel Keene/DPPI