L’ex campionessa azzurra Federica Pellegrini, al termine della serata dedicata al premio “Fair Play-Menarini”, ha parlato degli ultimi Mondiali di nuoto in chiave italiana e ha espresso la sua opinione sulla tematica del professionismo nello sport. Il primo pensiero quindi è dedicato al rendimento azzurro agli ultimi Mondiali di Budapest: “I ragazzi sono stati bravissimi, io li ho ovviamente seguiti tutta la settimana, sono stati propri esaltanti ed è bello vedere un’Italia cresciuta negli anni e che adesso se la batte con le solite potenze del nuoto come Usa ed Australia, che questa volta siamo riusciti a mettere dietro. E’ stato molto godurioso”.
Successivamente, facendo riferimento al professionismo entrato nel calcio femminile, la Pellegrini ha parlato della tematica legandola al nuoto e ad altre discipline: “E’ stato un giorno molto importante per la ragazze sportive in generale perché c’è veramente uno spiraglio di luce che ci porta ad essere dignitosamente riconosciute sportive, lavorativamente parlando. Nel senso che farà ridere ma io quando ho nuotato, fino al 30 novembre del 2021, ero una dilettante e quindi questo per una persona che lo fa ad altissimo livello da 20 anni fa quasi ridere. Capisco che è un passaggio non per tutti gli sport così facile, perché il calcio ha economicamente le spalle molto larghe per riuscire a fare un passaggio del genere, però è giusto che negli anni pian piano venga riconosciuto lo sport come lavoro e quindi a livello professionistico”.