Il torneo di Wimbledon 2022 è ormai alle porte ed è ancora bufera per la decisione dell’Atp di non assegnare punti al terzo Slam dell’anno in seguito alla scelta, discussa, degli organizzatori di estromettere tennisti russi e bielorussi per via dell’invasione dell’Ucraina. Una situazione che per alcuni giocatori sarà, a livello sportivo, drammatica per i risvolti di classifica, visto che, per esempio Novak Djokovic e Matteo Berrettini devono difendere i punti della finale dello scorso anno, che invece si dissolveranno fra poche settimane indipendentemente dal risultato che faranno a Londra. Proprio i due finalisti della scorsa edizione sono accreditati per arrivare fino in fondo anche in questa stagione, e a questo punto entrano in gioco anche le Atp Finals di Torino.
Possibile immaginarle senza Djokovic, numero uno al mondo per tantissime settimane consecutive prima di cedere lo scettro, e Matteo Berrettini, che giocherebbe in casa e che è reduce da due tornei vinti di fila? La classifica del prossimo autunno con tutta probabilità vedrà entrambi scivolare fuori dalla top-8 della race, classifica dei punti ottenuti nell’anno solare che si prende in considerazione per assegnare gli otto pass per le Finals: Wimbledon pesa, così come per il serbo il suo status di no vax che gli ha fatto saltare tornei importanti, e per l’azzurro purtroppo i tanti infortuni.
C’è però una vecchia regola, mai ratificata ma esistente, che andrebbe a prevedere una wild card per quel giocatore che dovesse essere riuscito a vincere uno Slam, senza però essere tra i primi otto della race (ma pur sempre all’interno dei primi 20). Se dovesse valere anche il Wimbledon svuotato dei punti nell’applicazione di questa regola, qualora Djokovic, Berrettini o un altro giocatore che, con tutta probabilità, non si ritroverà tra i primi otto della race di fine anno, a quel punto – e in tal caso – l’ottavo giocatore sarebbe proprio il vincitore dello Slam londinese. Non c’è ancora una decisione ufficiale in tal senso, i team dei giocatori non sanno ancora nulla ufficialmente, ma da quanto apprende Sportface è molto probabile che lo scenario sia quello di un Wimbledon valido nell’ottica di questa regola. Un motivo in più per provare a vincere un torneo che resta di assoluto prestigio nonostante sarà privo di punti del ranking.