“Ad essere onesti non so bene cosa dire, sono troppe le emozioni in questo momento. Tornare dopo un’operazione e tre mesi di stop, vincere due titoli in due settimane, riuscire difendere uno dei titoli più prestigiosi. È un qualcosa di indescrivibile. E il merito è tutto del mio team e della mia famiglia che mi sono stati vicini nel corso di questi mesi. Non riesco a crederci.” È un Matteo Berrettini al settimo cielo e visibilmente emozionato quello che si presenta ai microfoni per la cerimonia di premiazione dopo la vittoria nell’Atp 500 del Queen’s.
L’azzurro ammette anche come non sia stato affatto facile durante le prime partite di questa striscia che ora è arrivata a 9 vittorie di fila: “Il mio team può confermarlo, sono arrivato a Stoccarda che non mi sentivo granchè bene, avevo sensazioni diverse rispetto al solito. Ma è pur vero che sono italiano – continua, ridendo, Berrettini – forse noi amiamo lamentarci un pò troppo.” Una chiosa finale con Wimbledon alle porte: “Credo che vincere due tornei di fila sia la migliore preparazione possibile per Wimbledon, ma questo non era un torneo di preparazione. Questo era il Queen’s, uno dei tornei più prestigiosi e in cui volevo difendere il mio titolo. Ogni volta che passeggio per questo club mi perdo, vedo in bacheca tutti i grandi nomi che hanno vinto nel passato e leggere il mio nome per ben due volte è un’emozione e soddisfazione incredibile.”