“Viviamo il momento, il nostro campionato è difficile e c’è molto da battagliare. Contro la Roma bisognerà fare una partita tosta“. Massimiliano Allegri parla così alla vigilia del “match-point” Scudetto contro i giallorossi in programma domenica 14 maggio alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico. La sua Juventus è in corsa per tutti gli obiettivi stagionali ma il tecnico bianconero vuole vivere giorno dopo giorno: “Però facciamo un passo alla volta. Innanzitutto vanno fatti i complimenti alla squadra per il raggiungimento della finale di Champions, ma al momento non abbiamo raccolto niente – spiega Max Allegri – Domani quindi è la prima volta che abbiamo l’occasione, senza dipende dagli altri, di poter chiudere lo Scudetto. Non sarà facile, perché domani sarà una bellissima partita tra due squadre che hanno giocatori di alto livello e che stanno inseguendo i propri obiettivi e ci saranno delle difficoltà all’interno della partita“.
Con l’obiettivo campionato ormai ad un passo, Allegri ha comunque voluto fare i suoi complimenti alla stagione della Roma e del Napoli: “C’è da fare i complimenti sia alla Roma che al Napoli perchè come ho detto l’altra volta il campionato italiano non è un campionato facile, tutt’altro, ma è un campionato molto difficile dove per vincere le partite bisogna battagliare perché c’è molta tattica, ci sono allenatori molto preparati, e ci sono due squadre come Roma e Napoli che hanno fatto e stanno facendo delle cose straordinarie per i punti che hanno fatto“.
Riguardo le assenze a centrocampo dopo il forfait di Claudio Marchisio: “Claudio e Khedira staranno fuori. Marchisio speriamo di recuperarlo per la partita di mercoledì quando avremo Pjanic squalificato. Per quanto riguarda le carenze, beh, non ne abbiamo, perchè ci sono Rincon, Lemina, Sturaro“.
Nella giornata di ieri, Antonio Conte si è assicurato la Premier League alla guida del Chelsea. Un altro straordinario traguardo per un allenatore italiano all’estero. I complimenti del tecnico della Juventus: “Quello che ha fatto non era semplice perché arrivare in un campionato nuovo, straniero e vincere, non tutti riescono“. Una vera e propria scuola italiana di “coach”: “La scuola italiana è un’ottima scuola, che la cultura e la tradizione italiana è un’ottima tradizione, lo dimostrano innanzitutto le Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale, i giocatori che le squadre straniere vengono a prendere dal campionato italiano, perché nel campionato italiano i giocatori migliorano molto sotto l’aspetto tattico. E gli allenatori dimostrano senza togliere niente agli altri di essere molto preparati e molto più meticolosi, soprattutto nella fase tattica, nella costruzione della squadra come impianto di gioco, perché questa è la cultura e la tradizione del calcio italiano“.