L’ex. presidente della Iwf, Tamas Ajan, e il suo vice, Nicu Vlad, sono stati squalificati a vita dal Tribunale dello Sport di Losanna. La loro colpa è quella di aver manomesso il processo di controllo del doping e di aver violato le regole antidoping, coinvolgendo diversi sollevatori dal 2012.
Una decisione severa ma corretta, come sottolinea il presidente della Fipe Antonio Urso: “E’ una vittoria per la pesistica mondiale, inquinata da 44 anni di gestioni losche, ma una vittoria triste,che arriva troppo tardi”. Sempre il dirigente italiano poi aggiunge, in merito alla squalifica: ”Tutto questo doveva essere fatto 12 anni fa, quando era ancora possibile fare dei correttivi all’interno della Federazione Internazionale, potevano essere salvati tanti atleti e la reputazione di una disciplina”